20-02-2023
Il Kulm Hotel a Sankt Moritz e lo chef Mauro Colagreco
Consommé di cinghiale, ravioli al cavolo rosso, castagne, foie gras, indivia rossa: no, di sicuro non è un piatto di Mauro Colagreco, cantore della biodiversità mediterranea, affascinato dalle onde e dagli orti, artefice di una cucina che trova i propri punti di riferimento nelle maree, nel movimento degli astri, s'ispira al rapporto tra cielo e terra seguendo il calendario biodinamico, studia i ritmi segreti dei semi, delle foglie, delle radici... (leggi qui)
Invece, come non detto: è proprio un piatto di Mauro Colagreco.
Per (ri)trovarlo, non puntate il navigatore su Mentone, pochi metri dalla frontiera tra Italia e Francia, destinazione il suo Mirazur; e neanche su qualcun'altro dei tanti locali che lo chef italo-argentino ha aperto in Costa Azzurra. Occorre semmai imboccare la statale 36 che costeggia il ramo orientale del Lago di Como, solo accarezzare la Valtellina per imboccare in verità la Valchiavenna, sconfinare in Svizzera alla frontiera di Dogana, nomen omen, quindi affrontare i ripidi tornanti che da Bregaglia - siamo nel Cantone dei Grigioni - si mangiano quasi mille metri di dislivello per raggiungere l'Alta Engadina, risalendo il corso dell'Inn, lasciandosi via via alle spalle i laghi di Silvaplana e di Champfèr, fino a raggiungere un altro specchio d'acqua - in questi giorni è ghiacciato - ossia quello che prende il nome dalla località che bagna: San Maurizio, o per meglio dire Sankt Moritz.
Consommé di cinghiale, ravioli al cavolo rosso, castagne, foie gras, indivia rossa
Trota, le sue uova, gamberi di fiume, salsa sudachi al burro
Faraona, tartufo bianco, cardoncelli e salsa Albufera
Tortina di zucca, crema di zucca e i suoi semi
Tapioca croccante, tartare di tonno, alghe marine, gel di yuzu e di ponzu
Ibisco e barbabietola
Aragosta al burro, rutabaga, salsa Verjus
Naranjo en flor
L'altro si collega al luogo dove è ospitato The K: un hotel, ma non uno qualsiasi. Splendido e straniante perché - qui, in Alta Engadina - praticamente tutti vi parlano italiano, anzi sono italiani: il personale sembra dividersi equamente tra quelli in trasferta breve - dunque soprattutto valtellinesi e valchiavennaschi - e gli altri in trasferta lunga, dal Sud della nostra Penisola. Così la lingua del sì domina tra gli addetti alle camere; la fa da padrone anche negli scambi di comande che s'odono dalla cucina centrale, forte di una sessantina d'elementi guidati dall'executive Mauro Taufer, veneto di Feltre (Belluno), classe 1975, motto: «La cucina classica è la base della creatività».
Colagreco con Mauro Taufer. Foto Thomas Buchwalder
Il Kulm Hotel, oggi
Panoramica dall'alto sul lago, il Kulm è sulla destra
Il Kulm Hotel agli esordi e il suo fondatore, Johannes Badrutt. La struttura originaria, con la tipica doppia scalinata d'entrata, esiste ancora, nell'ala più sudoccidentale dell'hotel
Vista dalla lobby
La lobby
Sontuosa entrata con concierge
Una junior suite
L'argentina Paloma Boitier è la chef de cuisine di Colagreco al The K
La sala del The K
The K by Mauro Colagreco al Kulm Hotel via Veglia 18, Sankt Moritz (Svizzera) tel. +41 81 8368203 sito web aperto tutti i giorni, solo a cena menu degustazione a 220 franchi svizzeri
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di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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