Andrea Graziano
Zafferano, oro e riso
Zanattamente buono Amelia di Paulo Airaudo, un ristorante programmato per far godere (e tenere i conti in ordine)
Michelangelo Mammoliti ha conquistato nel novembre scorso la seconda stella alla sua La Madernassa a Guarene (Cuneo). E non si ferma qui... Le foto dello chef sono di Nicolò Brunelli
La - per noi spettacolare - evoluzione di Michelangelo Mammoliti è nel segno di una fruttifera compenetrazione di stili che diventa essa stessa stile originale e traboccante di personalità, segno distintivo sempre più netto dello chef. Era già una sua caratteristica, da anni; la novità è nella sua crescita armonica, nell'equilibrio che lui riesce a dare non tanto e non solo al singolo piatto, ma proprio a questa visione d'insieme che mixa Piemonte, Oriente e Americhe, memorie familiari calabresi e cosmopolitismo gastronomico contemporaneo in un tutt'uno coerente, convincente.
I premi e i riflettori ne sono la diretta conseguenza: perché la forza del pensiero e l'abilità della mano ci son sempre state, ora però presiedono una cucina che aggiunge eleganza e morbidezza senza perdere gli spigoli utili della creatività; che sa scandire (come avevamo già rilevato qui. Ma anche meglio) un percorso che diventa davvero, a La Madernassa, nitida dichiarazione d'intenti, grimaldello per capire le intenzioni del suo autore. Lo si dice spesso: solo un degustazione ampio fornisce le chiavi necessarie per "leggere" l'essenza generale che traspare solo parzialmente dalle singole portate - come fossero tante singole tessere di un mosaico, ognuna delle quali ha un colore di suo, ma che trovano compimento vero nella loro interazione - e, dunque, la mente di chi le ha pensate e create. Spesso è vero; qui a Guarene è persino evidente.
«Quando è arrivata la notizia della seconda stella, a novembre, Michelangelo ha gioito, come tutti noi. Poi, dopo un attimo, ci ha detto che dovevamo prepararci ad andare alla conquista della terza». Il talento, quando si sposa con la determinazione, dà solo buoni frutti.
La nostra cena, riassunta negli scatti di Tanio Liotta.
Tartelletta con crema di carota gialla e spaghetti di carota arancione. Acidità e dolcezza: nel suo piccolo, una bomba perfetta al palato
Foglia di castagna cacio e pepe. Tutto il gusto del primo piatto romano, in un boccone
Olive di patata in salamoia. Eccezionali
Carotina dell'orto, maionese di sesamo e furikake
Kimbap di alga nori, mousse di riso e sgombro marinato. Il kimbap è il "sushi coreano"
Tuille al nero di seppia con mousse di tonno
Tubetto di pasta brick con besciamella al guanciale
Sgombro al naturale, umeshu. Da scottare al tavolo su un piccolo ceppo ardente
Ostrica Amélie, emulsione di giardiniera, polvere di fitoplancton, fiori di pisello. Grande piatto, con un finale metà iodico e metà acetico, col plus della nota vegetale del fiore di pisello
Porcino arrostito e glassato al Sauvignon, cotto in estrazione di terra di porcini, duroni di montagna, mandorle fresche, infusione al whisky torbato. Capolavoro. Carnoso, voluttuoso, avvolgente, godereccio
Il piatto successivo, in più declinazioni, è l'evoluzione di In-fiore, celebrazione delle zucchine, in varie tipologie, della quale già avevamo parlato qui. Qui due versioni del fiore di zucchina con tartare di scampi e zucchine
Molti assaggi, come vedete, a base di zucchine. Gli elementi ricorrenti sono le uova di pesce d'acqua dolce (di trota o di storione), il leche de tigre vegetale o una specie di gazpacho, un gel d'estrazione delle verdure grigliate, la salsa guacamole, gli scampi. Quindi note dolci, acide, grigliate, iodiche, grasse, una celebrazione vera e propria di un sapore. Mammoliti ama studiare un ingrediente e poi fornire tutte le possibili evoluzioni di un'idea gustativa
Frittata di fiori di zucchina con uova di trota
Tra i tanti sapori succitati, c'è anche il "condimento al funghetto", salsa calabrese a base di zucchine, menta e aceto
Green, ossia asparagi cotti in estrazione di parmigiano affumicato, crema leggera al cardamomo, condimento alla maltese (ossia agrumato)
Foie gras, dattero glassato, condimento agrumato, composte di ciliegie, pompelmo rosa, cedro e yuzu
Americanino, ossia spaghetti cotti in estrazione di pizza all'americanino (concentrato di datterini, cuori di bue, extravergine, acqua di pomodoro, aglio, origano, basilico). Mammoliti usa quattro varietà diverse di basilico (rosso, Sanremo, compatto, limone e greco) e tre di origano (volgare, cubano, dictamnus)
Profumo, ossia riso di Riserva San Massimo, dieci erbe di campo, albedo agrumato
Strabiliante questo Rombo chiodato cotto in olio di cocco profumato allo huacatay, mole verde, aglio fermentato, aglio novello di Caraglio confit, infusione di epazote messicana. Cottura da manuale, piatto "difficile", complesso, tecnico ma maestoso. Così tanti contrasti, così tanta esattezza. Il mole verde è fatto con tomatillo, arachidi, mandorle, coriandolo, peperoncino
Civet vegetale: animella di vitello in civet vegetale, sambuco, insalata di fragole acerbe, vinaigrette all'aceto di cocco, shiso verde, ribes. Altro masterpiece
Arriva al tavolo una bavetta di Black Angus statunitense...
...che viene accompagnata da uno jus vegetale alla parmigiana e pommes soufflées
Side dish di melanzana
Pane e cioccolato: bisquit al cacao, fave di Tonka, sciroppo d'acero, pralinato alle nocciole, mousse di pane fermentato e asperula
Rabarbaro in due cotture (una in acqua di fragole, l'altra in miele di rododendro e ibisco), crema all yogurt, veli di liquore allo shiso rosso e barbabietola, composta di rabarbaro
A parte, un sorbetto al levistico in zuppa profumata al sambuco e angelica
Pavlova, ossia la rilettura della celebre torta, con meringa, cuore coulant di albicocca alla lavanda, tartare di pomodoro, chantilly al gelsomino, pomodoro confit, albicocche appassite e glassate
Insalata di albicocche e pomodori con gelato al latticello
Piccola pasticceria finale
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
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