08-09-2016
Stefano Sforza è giovane (classe 1986) ma dà già ottima prova di sé al ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel di Torino. Il racconto d'Identità Golose (foto Tanio Liotta)
Lo chef Stefano Sforza all'entrata del ristorante. Le foto sono di Tanio Liotta
Appetizer di carne piemontese
Green: tuorlo d’ uovo gasato, fava, finocchio, pak choi
Animella di agnello, crema di mandorle fresche, gambero di Porto Santo Spirito, pesca alla lavanda
Estate, con le sue verdure
Riso allo yuzu, burro di bufala, vongole al timo serpillo
"Anullòt al Plin” con granella di nocciole
Vitello tonnato, sedano riccio, acciuga del mar Cantabrico
Rombo glassato all’uva
Anatra in tre cotture: petto, coscia confit, collo, birra Moretti alla Piemontese, spray di vermouth
Mousseline di patata arancione, air bag di patata, spugna di pepe nero e cacao, albicocca, acqua ghiacciata di melissa
Caspita, quante belle esperienze in ristoranti d’hotel ha fatto chi scrive, quest’anno! (Cosa non scontata in Italia, fino a non molti anni fa). Viene in mente Norbert Niederkofler, ma vabbé, era quasi ovvio (ne abbiamo parlato qui); e Super-Andrea Ribaldone a I Due Buoi di Alessandria… Di Pasquale Palamaro e del suo Indaco a Ischia riparleremo. Grande Matteo Felter a Il Fagiano di Gardone Riviera, leggi qui. Recentemente anche Fabio Silva a Monza (leggi qui), qualche mese fa Mario Cimino all’Argentario (leggi qui), prima ancora Ivano Ricchebono ad Arenzano (leggi qui). Tra i best 2016 rientra a pieno diritto Stefano Sforza, da un anno e mezzo abbondante alla guida de Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel di Torino. E di lui vogliamo scrivere ora, perché se lo merita, eccome.
L'ingresso del Turin Palace Hotel
Lo chef al lavoro
Il ristorante
Il Piemonte c’è tutto, insomma; poi però, come abbiamo sottolineato, Sforza ha anche molto altro da dire. Dal menu vegetariano è una delizia Green: tuorlo d’ uovo gasato, fava, finocchio, pak choi, mentre per i carnivori ecco Animella di agnello, crema di mandorle fresche, gambero di Porto Santo Spirito, pesca alla lavanda. Buono il Riso allo yuzu, burro di bufala, vongole al timo serpillo, ancor più l’Anatra in tre cotture: petto, coscia confit, collo, birra Moretti alla Piemontese, spray di vermouth, appena prima dei dolci che spaziano dai classici piemontesi alle proposte dal cuore vegetale come Mousseline di patata arancione, air bag di patata, spugna di pepe nero e cacao, albicocca, acqua ghiacciata di melissa.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale