17-07-2013

Nelle Marche con Moreno Cedroni

Il grande cuoco di Senigallia ripercorre i suoi indirizzi del cuore. Da Nord a Sud (prima parte)

Moreno Cedroni, chef anconetano classe 1964, in un

Moreno Cedroni, chef anconetano classe 1964, in uno scatto di Ferdinand Neumueller. Tra i grandi cuochi d'avanguardia italiana, Cedroni ha condotto assieme alla moglie Mariella la Madonnina del Pescatore di Marzocca di Senigallia (Ancona) alle 2 stelle Michelin e ha una seconda insegna all'ombra del Conero: Il Clandestino di Portonovo

Guardo le Marche con gli occhi di chi, venendo dall’autostrada da nord a sud, da Cattolica a San Benedetto, con la guida a destra, è più propenso a guardare l’entroterra: forme mai troppo pronunciate e discrete (un po’ come il nostro carattere) che nascondono giacimenti enogastronomici importantissimi.

Incontro subito l’uscita di Pesaro e penso a un grande musicista e buongustaio, e al festival internazionale che porta il suo nome: Gioacchino Rossini. Mi si apre tutta la valle del Metauro con i suoi mobilieri, i suoi pecorini. Vedo l’uscita Fano e penso ad Acqualagna, con il suo tartufo bianco che invade le tavole di mezzo mondo. O a Cartoceto dove c’è Vittorio Beltrami della Gastronomia che porta il suo nome; l’ultimo dei moicani con le sue capre, i suoi formaggi, il suo olio. L’uscita di Marotta porta sulla Pergolese: Moretti Forni Moretti mi ricorda il primo forno a gas in cui nel 1984 facevo le pizze nel pentolino. E lungo la strada c’è anche il cantiere Ferretti, dove sfornano gli yacht Persching pershing-yacht.com.

Vittorio ed Elide Beltrami, Gastronomia Beltrami di Cartoceto (Pesaro Urbino), telefono +39.0721.893006

Vittorio ed Elide Beltrami, Gastronomia Beltrami di Cartoceto (Pesaro Urbino), telefono +39.0721.893006

Sull’uscita di Senigallia avrei molto da dire. Il destino mi stava per far nascere nell’acqua del mare: mia madre, appassionata pescatrice di vongole e cannelli, il 9 luglio 1964, incurante del suo pancione, aveva avuto il solito richiamo dell’acqua azzurra che, come aprivi la finestra della camera, si faceva vedere e sembrava volesse entrare. Prima del 1975, quando ancora costruivano i muretti coi relativi marciapiedi, ogni tempesta faceva arrivare l’onda ricca di spuma fin dentro casa, assieme alle persone che avevano montato la tenda nel prato adiacente alla spiaggia, prima ancora che vi nascessero i campeggi.

Allora le dune di sabbia e i canneti rendevano il lungomare di una bellezza incontenibile. E poi, essendo io piccolo, tutto mi sembrava così grande. Questo mare mi accompagna da allora, non mi molla di un secondo: ogni cosa che faccio, lui vuole esserci, dall’istituto nautico che ho frequentato, al ristorante che ho aperto a 28 anni e che ha segnato la mia storia da cuoco, consentendomi di ridisegnare nuove frontiere della cucina di mare.

Eh sì, questo scenario tra Senigallia e Marzocca i nostri figli non lo conoscono perché bisogna essere vicini ai cinquanta. Il lungomare non asfaltato, le passeggiate in città, in bicicletta. E poi in motorino, e poi in vespa, e poi in macchina. Senigallia ti vede crescere, tu vedi Senigallia che cresce strada dopo strada, piazza dopo piazza, fiera dopo fiera, piena dopo piena. A detta di noi indigeni e dei nostri clienti da tutto il mondo, oggi è un luogo a misura d’uomo, con un’ottima qualità della vita e soprattutto bello.

Il mare di Senigallia

Il mare di Senigallia

Dalla rotonda al molo, dalla piazza delle Erbe alla Rocca Roveresca, al Palazzo del Duca. Biglietti da visita per l’estero. Città di papi, di grandi fotografi, di grandi cuochi. Che belle le foto di Giacomelli, quando aprii il ristorante nel 1984: andavo nella sua tipografia ad acquistare i blocchetti delle ricevute quando ancora non lo apprezzavo per la sua arte. Poi gli ho dedicato un piatto che ho chiamato come il suo libro: “la figura nera aspetta il bianco”. Per tutte queste ragioni io la bandiera blu avrei voluto dargliela subito, da appena nato!

1. continua


Storie di cuochi

Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Moreno Cedroni

anconetano, classe 1964, è chef della Madonnina del Pescatore di Marzocca di Senigallia (Ancona), 2 stelle Michelin, e del Clandestino di Portonovo (Ancona)

Consulta tutti gli articoli dell'autore