28-12-2015
Prendere l'auto e uscire da Napoli, andare in provincia per mangiare una buona pizza. Finmo a qualche tempo fa, una cosa impensabile. Oggi è realtà, grazie al fiorire d'indirizzi d'eccellenza fuori città. Francesco Salvo ci racconta (con giustificato orgoglio) questa nuova tendenza, che lo premia
Pochi giorni fa abbiamo ricevuto il premio pizzeria dell'anno dalla Guida Mangia & Bevi de Il Mattino. Questo riconoscimento va sì a premiare un bel lavoro di squadra e il nostro impegno quotidiano, ma è significativo il momento in cui arriva anche e soprattutto dal punto di vista sociologico. Per capire quello che intendiamo, bisogna comprendere come la pizza napoletana venga percepita dai napoletani, e non solo.
Scardinare tale storica prassi significa aprire una nuova strada. Pensare come oggi siano tantissimi i napoletani che lasciano il centro cittadino per mangiare una buona pizza in altri luoghi, San Giorgio a Cremano compreso, è qualcosa che ci riempie di orgoglio, tanto più che era impensabile fino a qualche anno fa. Non solo pizzerie di prossimità, ma pizza napoletana di qualità fuori dal centro storico: da non credersi. Ma è una realtà riconosciuta oggi dalla guida che è più vicina a capire gli umori del popolo napoletano in fatto di pizza.
Una delle specialità dei fratelli Salvo
Scegliere una pizzeria napoletana fuori da Napoli per la sua qualità, per la sua offerta specifica, per le sue pizze, significa così essere fortemente attratti solo ed esclusivamente da tali elementi. Lavorare per diventare l'obiettivo di un viaggio significa fare doppi sforzi rispetto a una pizzeria nel cuore di Napoli. Per noi significa una ricerca spasmodica sulle materie prime, sull'impasto a lunga lievitazione digeribilissimo e dal sapore di grano maturo; significa allestire una carta dei vini capace di appassionare al calice chi ha un budget contenuto - non sacrificando la qualità e rispettando la nostra anima popolare - ma lasciare anche spazio al divertimento degli appassionati che da noi si possono tuffare ora in 150 etichette, champagne inclusi.
Francesco Salvo alla cassa
Oggi questo riconoscimento che viene da Napoli ci fa chiaramente comprendere che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, ma non senza fatica.
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
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Francesco e Salvatore Salvo rappresentano la terza generazione di una famiglia di pizzaioli da sempre votata alla tradizione napoletana. Attualmente conducono Salvo Pizzaioli a San Giorgio a Cremano e a Napoli.