12-03-2021
Alcune delle proposte di Ziva a Milano, pasticceria contemporanea aperta nel 2019 da Marcello Salvatori e dalla sua compagna Ziva Parvis Bianchi
Ricordate la pizza di Cracco (leggi Com'è la pizza di Cracco, secondo noi) che destò così tanto scalpore? Dietro quell’impasto c’era anche Marcello Salvatori, classe 1986, che quando quella pizza («In realtà un impasto di pane», confessa) fu concepita era il lievitista dello chef vicentino. Nel 2019, però, Salvatori e la sua compagna Ziva Parvis Bianchi, si sono messi in proprio e sono diventati titolari della pasticceria Ziva. Siamo a Milano, in zona De Angeli, perché è qui che Marcello e Ziva, dopo due anni di ricerca hanno trovato il locale perfetto. Racconta Salvatori: «Una coppia di anziani vendeva la loro vecchia pasticceria, lo spazio era giusto e così anche la cifra: abbiamo chiuso in 24 ore ed è cominciato un anno intenso che si è concluso con l’apertura di Ziva».
Quella di Salvatori con il lievito non è una storia d’amore che comincia con un colpo di fulmine. Nato in una famiglia di panificatori di Cesano Boscone, con la scelta di diventare un pasticciere, infatti, può essere considerato un eretico. Probabilmente, però, il bianco mangiare della nonna materna, siciliana doc, che è ancora il suo dolce preferito, ha avuto la sua influenza. Più che altro, dal papà che l’avrebbe voluto chimico per evitargli la fatica che aveva fatto lui, fu più considerato un folle. Tre anni al Capac di Milano dopo aver lasciato la scuola superiore, «in una classe di 30 persone in cui solo in 3 ambivamo davvero a diventare pasticcieri», con 3 mesi passati all’Ecole Ferrandi di Parigi, lo hanno convinto che la sua strada era tracciata… E il lievito non era compreso nel pacchetto.
Marcello Salvatori e Ziva Parvis Bianchi
Tutto questo Marcello insieme a Ziva, anche lei pasticciera, l’ha messo a frutto nel nuovo locale che è una specie di ibrido. «Facciamo pasticceria classica e moderna, da noi si trovano monoporzioni glassate, ma anche crostate e mignon, cannoncini classici, tartellette, bignè, mousse, bavaresi e cupole di gelatina o chantilly», elenca Salvatori. «Ma c’è anche il pane che prepariamo con lievito madre e farine di qualità, siamo partner di Molino Quaglia. Inoltre ogni giorno ne prepariamo anche una varietà con farine diverse. Con il lievito madre, poi, prepariamo anche le brioche e i grandi lievitati come il panettone che propongo tutto l’anno anche in stampi da plumcake con gusti che cambio a seconda delle stagioni».
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
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