27-05-2020
“Cerco un uovo amico!” portavano inciso sulla loro carta colorata e frusciante. E, vestite a festa, erano pronte a scendere in piazza per farsi conoscere, acquistare e portare a casa, dando voce a un’emozionante campagna solidale. Invece? Causa lockdown sono rimaste ferme nei magazzini, in attesa di incontrare i loro nuovi amici. Ma le uova al cioccolato fondente, al latte e nocciolato al latte (tutte con sorpresa) non si danno per vinte. E tornano alla carica. Con un’iniziativa costruttiva e piena di energia: In Cucina per la Ricerca, promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Una forma tumorale che colpisce le cellule nervose dei gangli simpatici. Particolarmente in età pediatrica.
Paolo Griffa
Paolo Brunelli
Fabio Longhin
Alessandra Civilla e Iside De Cesare
I fondi raccolti saranno devoluti al Progetto Genedren, il primo studio europeo che mira a identificare le alterazioni genetiche ereditate dai piccoli pazienti e che portano all’insorgenza del neuroblastoma. «Mai come oggi abbiamo la consapevolezza che la ricerca è vita. Fino a pochi anni fa, dalla forma più grave di neuroblastoma guariva meno di un bambino su dieci. Adesso, grazie anche al sostegno dalla nostra associazione, a salvarsi è più di un bambino su tre. Ma questo non ci basta: per questo la ricerca non si può fermare», spiega la presidente Sara Costa. Mamma di Luca, un bimbo che ha lottato e che purtroppo non ce l’ha fatta. Anche per questo le uova vogliono essere un messaggio di rinascita.
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia
Lo chef Andrea Tortora e la sua nuova creazione soffice Foto: Adeot
Tra le particolarità, la fève, una piccola sorpresa che si nasconde nel suo impasto e che incorona “il re della festa”. Foto: Égalité