Un quarto di secolo fa, nel 1993, su impulso di Iginio Massari, nasceva l’Ampi, ossia l'Accademia Maestri Pasticceri Italiani. Per festeggiare i 25 anni dalla fondazione, giovedì 23 ottobre, i 72 Maestri Ampi, oggi presieduta da un altro grande del dolce come Gino Fabbri, si sono riuniti a Bologna per le celebrazioni dell’importante compleanno. E nessuno di loro si è tirato indietro quando c’è stato da incrociare le sac a poche per conquistare le Medaglie d’Oro con le loro creazioni: un'innovativa torta gianduia all'italiana, una millefoglie rivisitata e un dolce a tema scelto che, ça va sans dire, è stato quello delle nozze d’argento.

Gino Fabbri e Iginio Massari
A conquistare due Medaglie d’Oro, la prima per la torta gianduia all'italiana e la seconda per il senso estetico e scenografico nell'allestimento del tavolo di presentazione, è stato il gruppo Lombardia e Piemonte, capitanato dal “Maestro dei Maestri”
Iginio Massari. È stato premiato con una terza medaglia il gruppo Emilia Romagna, Toscana, Lazio, capitanato dal Maestro
Maurizio Busi, per il valore artistico e l'alta tecnica di composizione. Al Maestro
Biagio Settepani, ambasciatore
Ampi negli Stati Uniti dal 2008, è andata una menzione speciale per la «grande professionalità e generosità dimostrate e per l'impegno nel mantenere viva la nostra tradizione all'estero».
Hanno preso la via della Sicilia gli altri due riconoscimenti assegnati. Quello di
Pasticcere dell'Anno 2018 – Trofeo Pavoni è andato al Maestro
Santi Palazzolo. «Ricevere un premio vuol dire che ci sono persone che riconoscono i tuoi meriti. E quando queste persone sono dei colleghi, il valore del riconoscimento assume un’importanza ancora maggiore», ha detto
Palazzolo.
Figlio e nipote d’arte, con una pasticceria a Cinisi che nel 2020 compirà 100 anni - è stata fondata dal nonno - più uno showroom all’aeroporto di Palermo (per il quale ha denunciato nel 2015 una richiesta di tangente per il suo mantenimento), un pastry lab a Terrasini e un altro locale a Fico Eataly World a Bologna,
Palazzolo è membro dell’Accademia da vent’anni.
Un’altra palermitana,
Rita Busalacchi, consulente per l’alta ristorazione per vari locali, docente presso
Eccelsa,
Istituto di Alta Formazione del Gusto Alimentare e tra i pastry chef più quotati in Europa, è stata premiata con il titolo di
Pasticcere Emergente 2018. Lei ha iniziato il suo percorso formativo presso la
Boscolo Étoile Academy, dopo aver conseguito una laurea quinquennale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’università di Palermo. Nel 2011 ha iniziato a collaborare con
Luca Montersino, con il quale ha anche pubblicato un libro nel 2012,
Peccati Mignon. Ha conseguito anche due importanti esperienze lavorative presso la
Michalak Masterclass (di
Christophe Michalak, chef pasticcere di
Alain Ducasse) e presso il rinomato laboratorio di
Pierre Hermé a Parigi.
L'
Accademia Maestri Pasticceri Italiani raggruppa oggi 72 Accademici distribuiti su tutto il territorio nazionale, comprendendo anche un collega a Tokyo e due colleghi oltreoceano: San Francisco, New York. L’obiettivo a cui
Ampi si ispira è legato a un concetto fondamentale: promuovere e divulgare la pasticceria di alta qualità. Per far parte dell’associazione, conseguire e mantenere questo obiettivo, gli aspiranti Accademici devono sostenere un esame molto selettivo, seguendo scrupolosamente il regolamento scritto nello Statuto.