25-10-2017

World Pasta Day, a San Paolo la grande festa di spaghetti & co.

Si celebra oggi in Brasile la diciannovesima edizione di un evento sempre più popolare. Le iniziative e i protagonisti

Spaghetti al pomodoro, il piatto simbolo del World

Spaghetti al pomodoro, il piatto simbolo del World Pasta Day che si celebra oggi. A San Paolo del Brasile sono attesi 250 delegati tra pastai, istituzioni, rappresentanti della comunità scientifica, giornalisti e opinion leader del food

Oggi è il World Pasta Day 2017, la diciannovesima edizione di un evento annuale, di portata mediatica crescente, che ha avuto inizio nel 1998. La sede della kermesse organizzata da Aidepi (Associazione industrie dolce e pasta italiane) e Ipo (International pasta organisation) cambia sempre sede. Quest’anno è il turno del Brasile, paese in grande crescita di consumi. Sono attesi a San Paolo 250 delegati tra pastai, istituzioni, rappresentanti della comunità scientifica, giornalisti e opinion leader del food.

Gli operatori del segmento pasta commenteranno cifre importanti che vale la pena riportare qui: dal 1997 al 2016 la produzione di pasta nel mondo è aumentata di quasi il 57%, passando da 9,1 a 14,3 milioni di tonnellate. Sono 48 (+77%) i Paesi a produrne in quantità accettabili (cioè oltre mille tonnellate) e 52 (erano 30 allora) quelli che ne consumano almeno 1 kg pro capite all'anno. L'Italia guida il mercato dei produttori: 1 piatto di pasta su 4 consumati nel mondo è prodotto da un pastificio italiano.

Paolo Barilla e Riccardo Felicetti  Sono rispettivamente il neo-presidente e il presidente uscente di Ipo, International Pasta Organisation

Paolo Barilla e Riccardo Felicetti  Sono rispettivamente il neo-presidente e il presidente uscente di Ipo, International Pasta Organisation

La sfida che i pastai del mondo lanciano quest’anno è “un piatto di pasta per nutrire il pianeta”. Significa che, nell’ambito del progetto “The Power of Pasta”, doneranno oltre 3 milioni di piatti di pasta. Questo perché, secondo il rapporto Onu "The State of Food Security and Nutrition in the World 2017” a cura delle agenzie Fao, Ifad e World Food Programme, nel 2016 la fame nel mondo è tornata a crescere dopo un declino che durava da un decennio. Oggi affligge 815 milioni di persone, 38 milioni in più rispetto al 2015, l'11% della popolazione mondiale.  Gli ambasciatori di questa iniziativa benefica saranno tre: il napoletano Antonino Cannavacciuolo, l’americano Bruno Serato e il brasiliano David Hertz.

Contemporaneamente, in Italia, dal 23 al 28 ottobre, 7 pastifici tengono le porte al pubblico per diffondere i segreti della produzione: si tratta di Divella a Rutigliano (Bari), Felicetti a Predazzo (Trento), Barilla a Pedrignano (Parma) e Foggia, Garofalo a Gragnano (Napoli), La Molisana a Campobasso e Rustichella d’Abruzzo a Pianella (Pesaro).

«Per quanto sia diffusa la carbofobia», ci spiega proprio Riccardo Felicetti di Monograno Felicetti, presidente uscente di Ipo, International Pasta Organisation, «la pasta è e rimarrà ancora a lungo l’alimento più amato dagli italiani, e non solo dagli italiani. Questo perché ha una serie di caratteristiche che sono precluse a tanti generi alimentari: si può conservare a lungo e nelle condizioni più diverse, ha carattere, è versatile perché può accogliere in abbinamento le salse più diverse, è sostenibile perché la raccolta del grano ha un impatto ambientale molto ridotto, è sana perché ha proprietà nutrizionali difficili da eguagliare. In più, non sottosta ad alcun tabù ideologico o religioso, anzi, è sinonimo di convivialità e fratellanza».

«Per tutti questi motivi, mi aspetto che San Paolo si concentri sull’approfondimento di queste qualità. La migliore difesa è garantita dei fatti. Io seguirò la giornata dall’Italia, festeggiando davanti a un buon piatto di spaghetti».


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