09-03-2024
Lo spunto che ha fatto nascere questa conversazione, ha a che fare con le passioni dei due ospiti: entrambi infatti sono appassionati del lavoro dell'altro. Chiara Pavan non è solo una bravissima chef, ma anche una grande amante di musica, così come Manuel Agnelli è un vero conoscitore della cucina d'autore
Disobbedienza al sugo. Disobbedienza rock. Sul palco dell’auditorium di Identità Milano 2024 c’è Manuel Agnelli, il fondatore e leader degli Afterhours e uno dei veri pilastri del rock italiano, a dialogare con Chiara Pavan, chef di Venissa, delle istruzioni per l’uso dello spaccare tutto (o del non farlo) nella musica e in cucina.
Agnelli, che è anche un grande appassionato di cucina d’autore («Mi si è slacciata la giacca, un tempo non accadeva, è la conseguenza di questa passione») riconosce alla cucina una maggiore libertà nell’andare contro il mainstream rispetto a un mondo come la musica, che oggi è diventato una «catena di montaggio in cui gli stessi produttori, gli stessi autori, gli stessi interpreti sfornano prodotti uno uguale all’altro». Pavan ricambia la cortesia ammettendo che c’è «intanto un’energia molto forte che il rock riesce a esprimere e poi nella musica c’è capacità di collaborare tra artisti, di contaminarsi, cosa che nella cucina, malgrado le tante cene a quattro mani, manca ancora».
Tutte le foto sono di Brambilla / Serrani
La conversazione è stata moderata da Niccolò Vecchia
Alla fine, poi, è di talento che si parla qui, perché la disobbedienza senza stoffa è solo rabbia e caos. Agnelli ammette: «Io mi commuovo sempre davanti al talento in qualsiasi campo, dallo sport alla scienza. Amo la potenza, l’energia sprigionata da qualcosa che è stato creato con intuizione e passione, ti stimola, ti contamina. Io non sono un teorico di niente, non mi emozionano le idee in quanto tali, ma la loro applicazione».
Manuel Agnelli
Ohibò, ma non c’è il rischio che così il pubblico, quello che va ai concerti e quello che va alle tavole stellate, finisca per non contare nulla? Manuel Agnelli racconta una posizione piuttosto netta: «Io mi sono rovinato la carriera per non aver tolto dal mio repertorio canzoni che non piacevano. Però vi dico: dialogare vuol dire anche creare situazioni divisive, se vi assecondano vi stanno prendendo per il culo».
Chiara Pavan
Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.
di
Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra
Lasagna con rinfresco di lievito madre, maggiorana e porro, uno dei piatti del menu degustazione del ristorante Venissa di Mazzorbo, Venezia
Pancake alle biete è il Piatto della bella stagione di Chiara Pavan, cheffe del ristorante Venissa assieme al compagno e co-chef Francesco Brutto, a Mazzorbo nella Laguna di Venezia