La parola Basara deriva, come molte, dal sanscrito, dove significa “diamante”. Nella lingua giapponese, ed è questo che ci interessa, è invece un termine che indica un approccio libero e non convenzionale, e venne applicato in particolare a un importante gruppo di Samurai che, nel Giappone del Cinquecento, interpretarono il loro ruolo e il loro potere con indipendenza e anticonformismo. Questo è lo spirito con cui Danilo Migliarese e Hirohiko Shimuzo (ma tutti lo chiamano solo Hiro) hanno aperto, tre anni fa, il loro primo ristorante a Milano.
Dopo il successo del primo locale, che si trova in via Tortona, ecco che in chiusura di 2014 ne viene aperto un altro, centralissimo, proprio all'inizio di Corso Italia, quasi all'ombra della Madonnina. Questo ristorante, in entrambi gli indirizzi, si basa su un'idea semplice ed efficace: realizzare un unione perfetta tra il vero sushi e una pasticceria originale a base di ingredienti giapponesi.

Il Daifuku: pasta morbida di riso e marmellata di fagioli rossi
Se infatti la cucina giapponese è diventata da tempo un punto fermo della ristorazione “world” in qualsiasi grande città, la pasticceria nipponica è decisamente più rara, più difficile da trovare nel nostro paese. Da
Basara invece ci si può dedicare alla scoperta di sapori e consistenze, assaggiando dolci come l'
Ume no Kaori, ovvero una mousse all’umeshu, il liquore giapponese ottenuto dalle prugne verdi, o invece il più classico
Daifuku, un dolce fatto di pasta morbida di riso (quando non vi vede nessuno, provate a tastarlo con i polpastrelli) ripieno di marmellata di fagioli azuki.
Lo chef
Hiro, che nelle sue precedenti esperienze è passato anche dalla cucina dell'
Armani Nobu, è però anche un ottimo interprete della cucina salata, e ama proporre ricette che affondano le loro radici nella cucina tradizionale giapponese ma contemporaneamente reinterpretarle con un tocco italiano. Così oltre ai meravigliosi sushi, sashimi, temaki, hosomaki, uramaki...si possono assaggiare piatti caldi intriganti come il
Tonno scottato in crosta di lardo di colonnata con salsa miso e succo di limone giapponese, o l'imperdibile
Branzino cileno Saiko-Yaki, che viene marinato per 48 ore nel miso, raggiungendo così sia una consistenza morbidissima che un sapore delicato ma deciso.

I due soci di Basara: Danilo Migliarese e Hirohiko Shimuzo
Tutto questo avviene in un ristorante dal design minimale e raffinato, su toni scuri, con pochi tavoli raccolti in una sola sala dalle pareti a specchio. Durante il giorno invece il nuovo
Basara di Corso Italia 6 si trasforma, e grazie ai dettami della domotica - secondo i quali è stato pensato il locale - e a una serie di pannelli scorrevoli, compaiono magicamente scaffali e frigoriferi che offrono tutto il necessario per un pranzo a base di piatti più semplici ma sempre molto ricercati.
Basara Milano
Corso Italia 6
Milano
+39.02.72020141
Chiuso la domenica