23-10-2023

Quelli che aspettano la Giornata mondiale della pasta

Il 25 ottobre si festeggia la 25ma edizione del World Pasta Day. Un'anticipazione e le tendenze che ci attendono per il futuro

Scene dalla presentazione del World Pasta Day, eve

Scene dalla presentazione del World Pasta Day, evento organizzato Unione Italiana Food e International Pasta Organization, il 18 ottobre scorso

Il 25 ottobre 1988, a Napoli, si festeggiava per la prima volta il World Pasta Day, la giornata mondiale della pasta. L’obiettivo era lo stesso della prossima edizione, che cade mercoledì prossimo: raccontare le caratteristiche di un alimento buono, salutare, nutriente, accessibile e sostenibile, tra passato e futuro.

In 25 anni gli scenari si sono allargati di molto: secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e International Pasta Organization, promotrici dell’evento, la pasta è ancora più protagonista nell’alimentazione mondiale tanto più che la produzione, oggi 17 milioni di tonnellate, è quasi raddoppiata. In questo scenario, l’Italia primeggia in termini di produzione (3,6 milioni) e di consumo pro capite (23 kg).

«Questi numeri confermano che la pasta sia un prodotto straordinario e completo, non solo per l’apporto calorico nella dieta o per il suo costo estremamente basso ma anche perché è un integratore di felicità». Spiegava Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food, nella conferenza di presentazione di pochi giorni fa, all’Hub di Identità Golose.

Se ci pensiamo è proprio così: la pasta è un cibo universale, veicolo di ricordi, di storia e cultura, benessere e sostenibilità, tutti valori sempre più importanti per il presente e il futuro. La pasta in questi anni ha avuto una forte accelerata nella produzione e si è evoluta, grazie anche ai pastai che sono stati capaci di comprendere quali fossero le esigenze del consumatore, reinterpretandola e adattandola a nuovi stili di vita.

A conclusione dell’incontro, i pastai di Unione Italiana Food hanno individuato 5 tendenze sul futuro del pasta:

Sarà sempre consumer friendly: come ha già fatto in passato, si adatterà sempre di più alle esigenze del consumatore.

Sarà sempre più global ma rispetterà la tradizione: si cercherà di accontentare un consumatore attento all’innovazione con forme innovative e ingredienti all’avanguardia, senza dimenticare la tradizione.

Troverà altre occasioni di consumo: come già accade all’estero e nelle diete di alcuni sportivi, durante l’arco della giornata non nei pasti principali, si consumerà in linea con le nuove regole alimentari.

Sarà più sostenibile: con packaging più attenti all’ambiente e metodi di produzione e trasporto a basso impatto ambientale.

Troveremo cotture più rapide: per rispondere alle esigenze di chi ha meno tempo di stare ai fornelli.

A conclusione della conferenza stampa, il piacevolissimo passaggio dalla teoria alla pratica: gli chef presenti, Carlo Bresciani, Antonio Somaschini, Ernesto Paglione e Massimo Gazzoli hanno posto l’accento sui cambiamenti  della pasta nel tempo, sempre più contaminata dalle tradizioni dei paesi più lontani e dalle esigenze sempre diverse del consumatore.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Laura Lapidari

Classe 1995, cresciuta sulle sponde del Lago d’Orta. Figlia di farmacisti, è convinta che la salute passi prima da un buon piatto e un buon bicchiere di vino; per questo ha frequentato il master in Food & Wine Communication allo Iulm, che le ha aperto le porte al mondo tutto da gustare

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