05-04-2023

Il nuovo Sadler: finalmente più vicino al cuore della sua Milano

Lo chef lascia la storica sede di Ascanio Sforza per spostarsi in via dell'Annunciata, 14 all’interno del palazzo liberty del 1913 che ospita Casa Baglioni. Scopriamo insieme il nuovo locale

Cambia casa Claudio Sadler e si sposta più vicino al centro della sua Milano, lasciando lo storico indirizzo di via Ascanio Sforza per riaprire in via dell'Annunciata, 14 all’interno del palazzo liberty del 1913 che ospita Casa Baglioni.

La proposta qui è più articolata e all day long: si parte con la colazione gourmet, il business lunch, che comprende piatti sfiziosi dedicati sia ai milanesei che al pubblico internazionale: insalatone, panini gourmet come il sandwich all’astice o il Super toast con prosciutto di Carpegna, piatti della buona tradizione come la Costoletta alla milanese alta o bassa l’ossobuco e il riso al salto.

La sala del ristorante Sadler all'interno di Casa Baglioni

La sala del ristorante Sadler all'interno di Casa Baglioni

 

Non cambia, invece, la proposta gastronomica fine dining della sera che resta fortemente riconoscibile: chef Sadler mette in tavola una cucina italiana creativa e rivisitata, con tre menu degustazione per tutti i gusti.

Claudio Sadler - Foto AC

Claudio Sadler - Foto AC

Il team di sala e cucina con lo chef Sadler - Foto Annalisa Cavaleri

Il team di sala e cucina con lo chef Sadler - Foto Annalisa Cavaleri

L’atmosfera è rilassata, l’estetica essenziale giocata sui toni tenui del grigio, dell’oro, del senape, dell’azzurro polvere. Lo chef è perfettamente a suo agio nella nuova casa, è visibilmente contento di essere più vicino al centro storico. «Più sono vicino alla Madonnina e meglio è – dice Sadler scherzando-. Non è un segreto quanto io ami la mia Milano. Per me è un nuovo inizio, ma sempre nel solco del mio percorso e della mia identità. Fortunatamente ho un team forte e ben rodato, quindi posso permettermi anche qualche chiacchiera in più con i clienti in sala. Alcuni si presentano ancora al vecchio indirizzo di via Ascanio Sforza, ma si tratterà di poche settimane»

Amouse bouche Foto AC

Amouse bouche Foto AC

Si comincia con il menu Tradizione Innovazione con cult come lo Spezzatino di astice con vellutata di champignon, perle di yuzu e cavolfiore fritto, la Capasanta in semi di canapa, guacamole, spuma di patate, lime e cocco (del 2017), gli Gnocchi rossi e neri farciti di pesto con gamberi rossi marinati al limone, la Costoletta di agnello farcita di foie gras e tartufo in crosta di pane e mandorle.

Gnocchi rossi e neri farciti di pesto con gamberi rossi marinati al limone - Foto AC

Gnocchi rossi e neri farciti di pesto con gamberi rossi marinati al limone - Foto AC

Il sommelier Mario Ippoliti

Il sommelier Mario Ippoliti

Costoletta di agnello farcita di foie gras e tartufo in crosta di pane e mandorle - Foto AC

Costoletta di agnello farcita di foie gras e tartufo in crosta di pane e mandorle - Foto AC

Per l’abbinamento vini affidatevi con fiducia e voglia di osare a Mario Ippoliti, giovane sommelier di origini abruzzesi, che saprà indicarvi anche piccoli produttori di qualità non convenzionali.

Lorighittas, pasta tipica sarda, con ragù di agnello, melanzane, mentuccia e pecorino - Foto AC

Lorighittas, pasta tipica sarda, con ragù di agnello, melanzane, mentuccia e pecorino - Foto AC

Vi contagerà con la sua passione e con il racconto delle storie personali che stanno dietro ad ogni cantina. «Io credo nella grammatica dei sapori e non scelgo mai un vino senza sapere cosa mangia l’ospite. Io stesso assaggio continuamente la cucina dello chef, sempre in evoluzione, per non sbagliare mai il consiglio sul vino. Sono appassionato di piccole realtà, la maggior parte del mio tempo libero lo passo cercando artigiani del vino. Non sento che sia il mio compito raccontare le grandi Maison o le grandi etichette, quelle “si raccontano da sole”. Il mio compito è far scoprire chicche poco conosciute».

Il nuovissimo menu creativo comprende i Veli di seppia con tartare di cavolfiore all’agro e caviale Oscietra, gli Asparagi bianchi con alga nori, capasanta, salsa olandese, granella di pistacchio e bottarga di muggine, il Filetto di anguilla affumicato con salsa coreana, crocchette di patate cremoso al rafano, i Bottoni di crostacei con brodetto livornese pisellini e tocco di peperoncino.

Buonissime le Lorighittas, pasta tipica sarda, con ragù di agnello, melanzane, mentuccia e pecorino, piatto che dimostra come anche i gusti intensi regionali possano trasformarsi con eleganza senza perdere in qualità. Il percorso più innovativo può continuare con il Petto d’anatra arrosto glassato al Marsala, perle di mango, funghi e purè di sedano rapa.

Finto ossobuco di patate crema di zafferano e gremolada - Foto AC

Finto ossobuco di patate crema di zafferano e gremolada - Foto AC

Attenzione al vegetale massima con un percorso dedicato che sa dare soddisfazione: tra le proposte da non perdere il Finto ossobuco di patate crema di zafferano e gremolada, molto buono, l’Uovo Pochè con fonduta di Grana Padano 24 mesi riserva, spaghetti di asparagi, perle di tartufo nero. Ricorda la carne anche la Steak vegetariana con rostie di patate e jus vegetale, a ricordare il fondo di carne.

Il carrello dei formaggi del ristorante Sadler - Foto AC

Il carrello dei formaggi del ristorante Sadler - Foto AC

Se ancora non vi basta, c’è un ottimo carrello di formaggi.

Tanta scelta anche sui dolci, la Tradizione è rappresentate dalla Meringata all’anice con finocchi glassati con salsa di cioccolato e liquirizia e nocciole (2022), la Creatività dal Malibù Malibù: frutta esotica con mousse di cocco sorbetto di ananas spuma al rum e il vegetale dal Tappetino di rabarbaro con fragole yogurt cremoso di basilico.

Un nuovo indirizzo che non perde la sua storia e la sua identità, da visitare al più presto.

 

Ristorante Sadler

Via dell'Annunciata, 14

20121 Milano

ristorantesadler.it

Telefono: 02 5810 4451


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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