Alessandro Perricone
Finocchio, liquirizia e cioccolata di Antonia Klugmann
Dall'Italia Sempre più viaggi di gusto! Cosa ci ha spiegato il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2023
Alessandro Rinaldi, fotografato da OnStageStudio quando ancora era il resident chef di Identità Golose Milano
Scalda finalmente i motori, Alessandro Rinaldi. Lo avevamo annunciato a febbraio, in questo articolo, in cui lo chef campano salutava Identità Golose Milano, dopo esserne stato il resident chef per sedici mesi. Dopo qualche settimana di attesa in più del previsto, evidentemente per le difficoltà derivanti dal Covid, Alto by Alessandro Rinaldi sta per essere inaugurato.
«Apriremo in largo Augusto 1/a, il ristorante si troverà all'ottavo piano, con una bellissima vista sulla skyline milanese e un dehors che sfrutteremo anche d'inverno, grazie alle soluzioni studiate appositamente dai nostri architetti. Manca davvero poco al taglio del nastro, stiamo aspettando che finiscano gli ultimi lavori proprio in queste ore, quindi non abbiamo ancora una data precisa, ma contiamo di essere pronti per i primi di luglio».
Rinaldi ha questa nuova opportunità grazie all'incontro con Stefano Del Savio e Sandro Caputo: «Sandro è ristoratore da diversi anni e vive questo mondo quotidianamente, mentre Stefano si occupa di tutt’altro, ma è un elemento importantissimo della nostra squadra. C'è stato feeling tra di noi sin dal primo incontro, mi hanno offerto l'occasione di realizzare quello che credo sia il desiderio della maggior parte dei cuochi: guidare una mia cucina, esprimendo la mia visione e la mia identità».
Proprio nello spirito di scaldare i motori, Alessandro Rinaldi ha presentato un proprio menu, composto da quattro portate, nel locale Nerino 10, nell'omonima via milanese, della stessa proprietà che guiderà Alto. Un percorso azzeccato, che per tre serate (17, 18 e 19 giugno) ha raccolto un notevole successo.
Le primizie nell'orto
Fagotti di pasta fresca alla genovese di coniglio
Pubblico, più che clienti. Una distinzione a cui Rinaldi tiene particolarmente: «Voglio che tutta la nostra squadra pensi a chi verrà a mangiare da Alto come a un pubblico da coinvolgere, da intrattenere, da divertire. Spero che da noi verrano persone desiderose di provare una sensazione simile a quando si va a teatro, o al circo da bambini; e noi dovremo farle emozionare, in sala come in cucina. Tengo molto al fatto che le brigate sappiano che sala e cucina hanno entrambe la medesima importanza nel nostro progetto, e anzi: spero che quando torneremo alla normalità post-Covid, si possa realizzare una delle idee che per ora abbiamo messo da parte, per via delle regole che dobbiamo seguire. Infatti vorrei che spesso degli elementi della brigata di cucina uscissero in sala per concludere la preparazione di alcuni piatti direttamente al tavolo, dando ai commensali una piccola esperienza in più».
Manzetta, chutney di pesca, crème fraiche e cicoria
Molte idee e molti progetti, che rispecchiano quell'animo ambizioso e vivace che abbiamo conosciuto nei mesi passati al fianco di Alessandro Rinaldi in via Romagnosi 3.
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose