06-07-2019
La paella valenciana di Albufera, ristorante in via Luigi Settembrini 26, Milano
È tutta questione di socarrat. Non è una parolaccia né un insulto. È qualcosa che va provato e assaggiato secondo una precisa liturgia e dal quale non si può prescindere. Il socarrat è l’essenza della vera paella, quella crosticina che si forma sul bordo della paellera, il riso croccante che si inebria di tutti i sapori utilizzati per la preparazione di questo meraviglioso piatto. Senza quel particolare, non stiamo parlando di paella ma di un risotto ai frutti di mare, magari buono, ma un risotto. Non è la stessa cosa. In tanti a Milano hanno provato in questi anni a preparare la vera paella, alcuni ci sono andati anche vicini. Poi è arrivato Mateus Avila Lobo Coelho e ha dato la svolta a questa storia. Il suo Albufera, in via Settembrini, a due passi dalla Stazione Centrale, regala attimi di emozione e non usurpa l’autodefinizione di “Experiencia Española” che Mateus ha accoppiato al nome del suo delizioso locale.
Non è stato facile far passare certi concetti. “La gente pensa che la paella sia un piatto spagnolo. Niente di più impreciso. La paella è un piatto di Valencia che poi è stato copiato dal resto della Spagna”. Proprio questa è stata la difficoltà iniziale. La gente abituata alla paella di Formentera o di Barcellona faticava a capire il valore del manufatto che trovava da Albufera. Poi il messaggio è passato. Con fatica ma è passato. Il piccolo locale da cui Mateus è partito nel 2012 non bastava più. Quindi Albufera ha dovuto espandersi, trovare la nuova bellissima casa dove si trova attualmente, un locale su tre livelli splendidamente arredato con materiali riciclati e trasformati in oggetti di design. Un posto dove si sta bene e si starebbe per ore in buona compagnia, sgranocchiando delizie e sorseggiando cava, lo spumante spagnolo che si trova qui in varie interessanti declinazioni.
Il team di Albufera (il cuoco Mateus Avila Lobo Coelho è il terzo da destra)
Da Albufera insieme a Mateus lavora la moglie Alice. Una coppia superdinamica che ha creato un meccanismo perfetto. La squadra di sala è di un’efficienza elevatissima, i tempi di servizio sono perfetti. Mateus può dedicarsi completamente a dirigere i suoi ragazzi, in una cucina che ha dimensioni mastodontiche, che arriva direttamente da Valencia e che funziona come un orologio svizzero.
La Paella de carabineros di Albufera
Ci sono poi due varianti che in Italia sono meno conosciute ma che meritano un assaggio. La prima è sempre base di riso, arroz negro de chipirones, una paella fatta con riso condito da nero di seppia anziché colorante tradizionale a base di zafferano, condita con seppioline e cipollotto. La seconda si chiama invece fideuà, ed è una paella fatta con gli spaghettini spezzettati anziché il riso. Mateus la prepara con il nero di seppia e ci mette una cascata di frutti di mare e gamberi. Insolita e ad alto tasso di fascino gustativo.
Albufera via Luigi Settembrini 26, Milano +39.02.36696993 Prezzi medi: 40 euro vini esclusi Chiuso domenica
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Enzo “Charles” Palladini (Milano, 1965) è un giornalista della redazione sportiva di Mediaset dal 2002 dopo una lunga permanenza al Corriere dello Sport-Stadio. Una vita in 4 f: Family, Football, Food (& drink), f…. rock music