11-01-2018
Carne nel fuoco al ristorante-braceria Bifulco a Ottaviano (Napoli), telefono +39.0818273538
In napoletano il chianchiere è il macellaio, e chianca è il nome del piano su cui espone la sua merce. I Bifulco sono chianchieri dal 1947, da quando cioè a Ottaviano, alle pendici del Vesuvio, cominciano ad allevare capi, selezionare carni e venderle. Il giovane Luciano, quarta generazione di Bifulco, nelle cui vene scorre carne e non sangue, ha pensato bene di andare oltre e di sfruttare le sue immense competenze in materia per avvicinarsi al mondo della ristorazione. Un percorso naturale in cui procede per gradi, con intelligenza e con cautela: nel 2011, infatti, apre una gastronomia di qualità in cui prepara e vende cibo da asporto, nel 2013 una piccola braceria (dove oggi si possono gustare pasti veloci durante la pausa pranzo) e l'8 dicembre 2016 è la volta di questo ottimo ristorante braceria. Un locale curato ed elegante, su due livelli, in cui arrivano a sedersi fino a 100 persone, diventato in breve tempo un vero e proprio punto di riferimento in Campania per chi vuol mangiare tagli pregiati e di grandissima qualità, cosa non facile in una terra in cui la ristorazione predilige la cucina di mare e la buona carne non è sempre di facile reperibilità. Luciano privilegia la carne di scottona (che è il bovino femmina tra i 18 e i 24 mesi che non ha mai partorito) di marchigiana, di podolica o di pezzata nera, rigorosamente allevate dalla famiglia nel beneventano e con una frollatura minima di 60 giorni. Non mancano il Kobe, il maialino nero casertano o l'agnello di Laticauda.
Salvatore La Ragione, miglior sous chef per la Guida di Identità Golose 2013, classe 1977. D'inverno al Bifulco c'è lui
Bifulco via Lavinaio, 200 80044 Ottaviano (Napoli) +39.0818273538 prezzo medio: 50 euro Chiuso domenica sera e lunedì tutto il giorno
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
napoletana trapiantata a Milano, restauratrice, scrive di cibo e di cultura gastronomica. Collabora con il Corriere della Sera e con Gazza Golosa. Dopo "Gli Aristopiatti", nel 2017 ha pubblicato "Santa Pietanza" con Giovanna Esposito per Guido Tommasi editore