02-05-2016
Valeria Margherita Mosca Caglio, di Wood*ing, tiene in mano della Plantago lanceolata, anche detta piantaggine. E' una delle tante specie riconosciute, catalogate e studiate durante il corso di base di foraging
Siamo andati a curiosare durante una delle quattro giornate che compongono il corso “Foraging academy base” organizzato da Wood*ing e dedicato a cuochi, chef, mixologist e professionisti del settore alimentare. Nello specifico, abbiamo preso parte alla giornata di identificazione e raccolta delle erbe spontanee (ormai noto quasi a tutti come foraging) sotto la guida esperta di Valeria Margherita Mosca Caglio. Una giornata in montagna passata con gli occhi puntati verso il terreno, con la meraviglia e la soddisfazione di chi per la prima volta non vede un indistinto verde ma inizia a riconoscere le diverse specie. Valeria raccoglie quelle che fino a poco fa per me erano solo foglie, e ci spiega che questa è la Castalda, o meglio Aegopodium podagraria, un’ombrellifera facilmente riconoscibile dal colore rossastro nei pressi dell’apparato radicale e dal gambo di forma triangolare che si divide in tre, con la foglia centrale che a sua volta si divide in tre. Il sapore della Castalda è simile al sedano, più delicato ma più aromatico, spiega Valeria. Ne assaggiamo il gambo e ritroviamo subito il gusto da lei descritto. La Castalda produce una piccola corolla di fiori bianchi, anch’essi commestibili, ma veniamo subito avvisati di non cercare di riconoscerla dal fiore perché è molto simile a quello della cicuta, che cresce nello stesso habitat ed è più abbondante ma può provocare intossicazioni mortali. Tutte queste informazioni, che Valeria condivide con la dolcezza di una mamma che racconta una favola e la sicurezza di un anziano che spiega il proprio mestiere, costituisco i primi elementi che potremo trascrivere nel nostro erbario.
Valeria Margherita Mosca Caglio
Castalda o Aegopodium podagraria
Erba Brusca o Rumex acetosa
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Tutta bicicletta e social network, laureata in economia, ha lavorato in teatro abbandonando poi il palco per la tavola. Da diversi anni nell'ufficio stampa di Magenta Bureau
Alessandro Di Tizio in una foto scattata da Yamil Sfeir
A sinistra, Paolo Griffa, chef del ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale, ad Aosta e a destra, Alessandro Gilmozzi, chef del ristorante El Molin, a Cavalese (Trento): sono stati loro i protagonisti che ci hanno accompagnato in un'intensa giornata di foraging in Val Ferret, Valle d'Aosta. Foto a cura di Marialuisa Iannuzzi
La natura, il tempo e le erbe non sono gli unici ingredienti di Key Cocktails: l’impegno della fondatrice è quello di diventare anche un’impresa sostenibile in grado di preservare l’ambiente grazie a un packaging interamente riciclabile, così come il prossimo obiettivo in un’ottica di economia circolare sarà quello di autoprodurre le erbe, i vermouth e i bitter.
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.