Un nerd con il pallino per la scienza e un amante della bicicletta che si incontrano a Faenza nelle vesti di chef e sommelier: Postrivoro è l'appuntamento periodico per i gastro-pellegrini più appassionati, che propone in ogni suo evento un irripetibile incontro tra due interpreti del bere e mangiare bene. Ritornerà il 26 e 27 settembre, nel Chiostro della Chiesa della Commenda (Borgo Durbecco), in particolare con la cucina di Oswaldo Oliva e gli abbinamenti di Paolo Baraldi, che racconteranno un ennesimo viaggio con tappe tra Messico, Spagna e Alto Adige.
Oswaldo Oliva è nato e cresciuto a Città del Messico in una famiglia di ricercatori. Quando ha detto alla sua famiglia che voleva diventare chef, ha imparato che le uniche aspettative che si cerca di soddisfare sono quelle autoimposte. Nel 2005 ha lasciato il suo paese per formarsi al Celler de Can Roca in Catalogna. Da avido lettore e nerd scientifico è rimasto affascinato dal lavoro di Andoni Luis Aduriz del Mugaritz. Per due anni ha cercato di essere accettato nella sua cucina fino a che vi ha messo piede nel 2007. Durante i 7 anni di permanenza ha fatto parte del team creativo di Ricerca e Sviluppo conducendo progetti con designer, artisti e scienziati.

Paolo Baraldi, sommelier della Stüa de Michil, in Alta Badia
Il suo Bull Terrier bianco,
Ares, ha più follower di lui su Instagram ed è anche più famoso tra gli chef. Nonostante questo, nella sua avventura in solitaria,
Oswaldo è determinato a irrompere nella scena culinaria messicana e scuoterla dalle fondamenta.
Paolo Baraldi invece da ormai cinque anni lavora come sommelier alla
Stüa de Michil, un piccolo ristorante abbarbicato in Alto Adige. «La mia missione è chiudere il cerchio - racconta - vale a dire integrare i piatti dello chef con adeguate emozioni liquide. Come sommelier il vino è il mio mondo. Per me consigliare una bottiglia equivale a un’opera sartoriale: non c’è pasto che non possa essere imbastito da una scelta appropriata, da stappare e versare con gioia».
Nel suo lavoro predilige i piccoli produttori perchè apprezza chi lavora avendo cura del territorio e ama scoprire il nuovo senza dimenticare il vecchio. Quando è in sala, indaga in maniera silenziosa nella psicologia dell’ospite, cercando d’interpretare i sogni di chi si siede a tavola. Oltre al buon vino, ha un'altra grandissima passione: la bicicletta. «Anche se in questi ultimi anni, sono più’ sportivo da salotto che da sellino», aggiunge ridendo.

Un'immagine da uno degli ultimi eventi di Postrivoro
Saranno queste due esperienze, insieme alle rispettive sensibilità, fantasie e intelligenze a incontrarsi tra poco più di un mese a Faenza, per un menu che resterà segreto fino all'ultimo momento, svelato solo a chi avrà la fortuna di accomodarsi a tavola. Come da tradizione
Postrivoro è organizzato in due eventi: una cena, la sera del 26 settembre, e un pranzo il giorno seguente. Entrambi solo per 20 ospiti.
Le prenotazioni apriranno il 24 agosto alle 11.00 e si potranno effettuare direttamente dal sito
www.postrivoro.it. Gli eventi sono riservati ai soci dell’associazione
RAW Magna e hanno una quota di partecipazione individuale di 95 euro. La location è la sede di Borgo Durbecco di Faenza, in Piazza Frà Sabba, 5.