In hoc signo edes, con questo segno mangerai. Storpiatura necessaria di una leggenda storica per introdurre un segno, anzi una lettera che ci è poco conosciuta: la ñ, che si scrive eñe e si pronuncia più o meno “egne”. Wikipedia: è usata principalmente nella scrittura dello spagnolo, basco, quechua (fu la lingua ufficiale dell'impero inca ed è attualmente parlata in vari dialetti da circa 9,6 milioni di persone nella zona occidentale del Sud America), filippino, asturiano, galiziano e leonese. Tolte le Filippine, stiamo parlando di un fil rouge che accomuna i popoli ibero-americani, nostri cugini stretti.
Si chiedono quelli dell’Istituto Cervantes, paladini della lingua spagnola (anche) in Italia: «A nessuno capita di pensare che il cavaliere a cui si ispirò Cervantes quando scrisse il suo Don Chisciotte non fosse altri che Colombo? Chi ha vissuto un’avventura più donchisciottesca della sua? Così anche il gentiluomo navigatore Colombo riempì le sue caravelle di realtà quotidiane, dirigendosi verso l'ignoto. E con lui salpò l'aglio, la cipolla, il frumento, l’olio, il vino… E con lui tornarono il miglio, le patate, i pomodori, il caffè, il cacao… In modo tale che all’andata partì con un certo tipo di cucina e tornò con un altro”. Annotazione adeguata: un ponte culturale unisce Italia, Spagna e Sud America. Perché non percorrerlo tenendo come paramentro di riferimento proprio la cucina?
Premessa lunga per dire che è brillante l’idea di Instituto Cervantes, insieme a quattro consolati latinoamericani - Messico, Argentina, Repubblica Dominicana e Perù – e in collaborazione con
Arte del Convivio-ConviviumLab, di organizzare un ciclo di incontri di cucina. E di intitolarlo appunto “El sabor de la Ñ”, con la lettera che diventa simbolo per accomunare la gastronomia di tutti Paesi che parlano la stessa lingua.
Cinque gli incontri previsti a Milano, presso la sede di Arte del Convivio, in corso Magenta 46. Primo appuntamento mercoledì 13 maggio, l’ultimo mercoledì 24 giugno. Saranno illustrati gli aspetti caratteristici e gli elementi tipici delle cucine dei Paesi di lingua e cultura ispanica, attraverso il coinvolgimento di chef provenienti da diverse aree geografiche. Il pubblico potrà assistere a showcooking, scoprire i sapori e gustare i piatti dell'autentica tradizione latinoamericana. Il costo della singola serata, con showcooking e degustazione, è di 45 euro, mentre il coupon per le cinque serate ne richiede 200. La prenotazione è obbligatoria
Esordirà il Messico con Diana Beltran (13 maggio, ore 19). Il menu prevede Tamales di foglia di pannocchia con pollo e Pipian, il tutto innaffiato di birra messicana e margarita. La Beltran, nata ad Acapulco, vive da 30 anni in Italia, da 12 anni ha un ristorante messicano a Roma, La Cucaracha. Tiene corsi di cucina, ha numerose collaborazioni e si vede anche in tv.

Un bel piatto di Bacalao alla riojana come quello che verrà cucinato durante la lezione dedicata alla cucina spagnola
Seguiranno il 20 maggio, stessa ora, la Spagna con
Fernando Borja Adán Miguel, giovane chef-insegnante (si cucinano
Patate con chorizo, Bacalao alla riojana e
Pere al vino con crema di limone. Si beve
calimocho e vino spagnolo). Il 27 maggio sarà la volta dell’Argentina con
Franco Maximiliano Piperno, executive chef del ristorante
El Porteño di Milano. Nel menu
Empanadas de carne e
Matambre (arrosto di manzo alla argentina) con il
fernandito (Fernet con Coca Cola) e birra Buenos Aires. Il 10 giugno toccherà alla Repubblica Dominicana con
Andreina Rivas Cueto, una che ha nel proprio curriculum una lunga collaborazione con il
ristorante dell’hotel
Arts di Barcellona, firmato
Paco Pérez e che vanta due stelle Michelin. Nel menu,
Gamberi con latte di cocco e
Arepitas de yuca, con rum Puch. Infine il 24 giugno chiude il Perù con
Rafael Esteban Rodriguez Sanchez, già collaboratore di grandi chef come
Luigi Pomata e
Roberto Andreoni. Oggi sta realizzando insieme alla sua socia
Laura Pinaffo il ristorante gourmet
Gocce di Pisco a Sesto San Giovanni. Nel menu,
Cebiche de pescado, fondo di rocoto (peperoncino andino)
e croccante di calamaretti; Testure di patate, crema ocopa e chicharron di maiale. Si beve pisco sour.
L’iniziativa ha il patrocinio di Expo in città. Prenotazioni delle serate e info: +39.02.48024825 o info@artedelconvivio.it, per ulteriori informazione digitare qui.