26-04-2022
Tartufo protagonista nella lezione di Identità Vegetali che ha visto sul palco un trio d'eccezione, quello composto da Bobo Cerea, Davide Di Fabio e Salvatore Bianco. Tutte le foito sono di Brambilla-Serrani
Nobiltà pop da apprezzare 12 mesi l’anno, concentrato di territorio: il tartufo. Poliedrico. Costellando gli Appennini, spina dorsale dell’Italia, da Nord a Sud, da gennaio a dicembre, i tartufi regalano infinite possibilità di espressione. Lo sa bene Luigi Dattilo, fondatore di Appennino Food Group, esperto conoscitore di questo mondo profumato nonché gastronauta appassionato. Proprio lui ha aperto la lezione a Identità Milano tutta dedicata al fungo ipogeo più famoso, ricordandoci l’importanza di sperimentare con questo vegetale, divertirsi e abbattere i pregiudizi. In sintesi: 3 (+1) piatti, 3 chef, 3 regioni. Per raccontare il mondo prismatico del tartufo italiano.
Pancake con taleggio, bianchetto di tartufo e fondo di verdure alla cenere
Bobo Cerea tra Luigi Dattilo (a sinistra) e Carlo Passera, che ha presentato la lezione
Di Fabio e la sua Oliva alla royale
Davide Di Fabio tra Luigi Dattilo (a sinistra) e Carlo Passera, che ha presentato la lezione
Spaghetti sottobosco e garum dolce, ossia pasta cotta in brodo di ghiande, tabacco, tartufo nero pregiato e orzo, abbinata a formaggio fermentato
Salvatore Bianco tra Luigi Dattilo (a sinistra) e Carlo Passera, che ha presentato la lezione
La bellissima lezione che Luigi Dattilo ci trasmette.
a cura di
Nata a Bologna nel 1992, origini siciliane e romagnole, diploma Classico, laureata in Scienze della comunicazione. A vent’anni comincia a lavorare in cucina, prima Bologna, poi Grecia, Palermo. Nel 2019 si iscrive a Storia e cultura dell’alimentazione a Bologna. La passione per il mare, le isole, il cibo, il cinema e le storie identitarie sono gli aspetti che più la definiscono come persona e scrittrice in nuce
Davide Di Fabio, che qui abbiamo immortalato alla consolle: è molto bravo come deejay, ancor di più come chef, al Dalla Gioconda di Gabicce Monte (Pesaro Urbino)