23-09-2022
Saulo Della Valle e Mirco Bosio, chef dell'Osteria H20 di Moniga del Garda (Brescia), protagonisti di una cena in collaborazione con Ascovilo, martedì 27 settembre a Identità Golose Milano
Procede il ciclo frutto della collaborazione tra Identità Golose Milano, Regione Lombardia e Ascovilo - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi. Obiettivo: promuovere e valorizzare i vini, le eccellenze e i grandi chef dei territori della regioni. Dopo i primi tre appuntamenti (con Andrea Leali di Casa Leali e Giuliana Germiniasi di Capriccio e Alfio Ghezzi e Akio Fujita, di Senso dell'Eala Hotel), ecco l’annuncio della quarta serata. Protagonisti, i vini del Consorzio Garda DOC e la cucina dell'Osteria H2O di Moniga del Garda (Brescia). Martedì 27 settembre, gli chef Saulo Della Valle e Mirco Bosio verranno in via Romagnosi per regalare un saggio della loro elegante cucina lacustre, concepita tra coregoni, salmerini e tutti i profumi prepotenti della sponda bresciana del Garda. «Un menu che rispecchia quello che siamo in questo momento», spiega Saulo. Cominceremo con il Coregone all’olio “Moniga del Garda 2013”. «È un piatto che ha quasi 10 anni di vita, tipico della nostra cittadina. Fa uso di 4 ingredienti simbolo del territorio: coregone, olio extravergine d’oliva, capperi e limoni gardesani. La tradizionale difficoltà nella cottura di un coregone è l’asciuttezza, un limite che risolviamo cuocendo il pesce in oliocottura. Non c’è alcun riferimento – se non nel nome – al manzo all’olio tipico della tradizione bresciana. Un piatto semplice, che dà soddisfazione». In abbinamento troveremo Maia Heritage - Brut selection Garda Doc Spumante brut di Maia.
Coregone all’olio “Moniga del Garda 2013" e Tortello alle erbe amare, marmellata di cipolla rossa e amarene, riduzione all’amaro e crema al Parmigiano Reggiano, i primi due passaggi del menu milanese
H20, sala con vista lago
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
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A cura della redazione di Identità Golose
Stefano Zanini, chef del ristorante Mos a Desenzano del Garda, Brescia. Tra le esperienze più rilevanti nel suo curriculum, il St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina con Norbert Niederkofler, il Signum di Salina con Martina Caruso, la Parigi di Alain Ducasse, e poi ancora Copenaghen, fino alla scelta di ritornare a pochi km dal suo paese d'origine, Peschiera del Garda, e aprire il suo ristorante
‘Nduja di carpa (peperone crusco croccante farcito di ‘nduja di carpa e crema di chorizo, filetto di carpa, chorizo, peperone, paprika, nervetti di vitello, peperoncino, polvere di peperone e paprika): piatto sorprendente e buonissimo, fa parte del menu Garda 100% dello chef Andrea Costantini al Regio Patio di Garda (Verona)
I Cannelloni, il passaggio più delizioso del menu dedicato a Gabriele D'Annunzio del ristorante Peter Brunel di Arco (Trento). A destra, il pizzino con cui lo scittore esortava la sua cuoca Albina e tenere cannelloni pronti "a ogni ora del giorno e della notte"