Dal 1992 a oggi, nel mondo e nel mercato del vino, sono cambiate moltissime cose, forse anche le stesse regole del gioco. Proprio in questi anni il Merano Wine Festival, che apre oggi la sua 23esima edizione, è stata una costante, un appuntamento che ha saputo raccontare e descrivere i confini e i contenuti del fare vino in Italia e all'estero.
Viene quindi naturale chiedere a Helmuth Koecher, fondatore e presidente della manifestazione, un suo punto di vista sull'evoluzione del mercato in questi 23 anni: «Quando abbiamo iniziato questa avventura del Festival, i produttori di vino in Italia ragionavano molto sulla quantità e poco sulla qualità. E' stato proprio in quel periodo che l'attenzione ha iniziato a spostarsi sulla ricerca della qualità. Non fu un caso insomma se nel '92 a Merano invitammo solo 40 aziende: effettivamente allora erano in pochi in Italia a produrre vini di un certo livello.»
Fortunatamente il percorso del Merano Wine Festival ha potuto accompagnare una costante crescita della tensione verso l'eccellenza: «Sia in campo gastronomico che vitivinicolo, in questi anni abbiamo visto con molto piacere svilupparsi una convinzione sempre maggiore dell'importanza della qualità. I progressi tecnologici hanno avuto una loro influenza, ma il dato più evidente è certamente il fatto che le aziende oggi vogliono proporre al pubblico prodotti di alta qualità. Secondo i dati ISTAT, oggi in Italia ci sono 120mila imbottigliatori registrati. Pensando che al Merano Wine Festival ne presentiamo solo 350, ci si può rendere conto di quanto sia diventata difficile per noi la selezione. Quest'anno si sono proposti circa 1000 produttori e quasi nessuno lo abbiamo scartato a priori, segno di un livello medio decisamente alto.»

Uno degli appuntamenti di questa edizione è il Merano WineWorld Economic Forum, che dedicherà un'intera giornata alla tematica della sostenibilità nel mondo del vino
Parlando con
Helmuth Koecher delle novità di questa nuova edizione del
Festival, la prima cosa che viene citata si chiama
Cult2014: «Apriremo il programma proprio con questo evento speciale dedicato a 42 aziende che io chiamerei "pioniere del vino" e che hanno accompagnato il
Merano Wine Festival fin dalla sua prima edizione. A queste se ne sono poi aggiunte altre tra le più quotate e importanti del nostro paese, con la condizione però che siano comunque in attività da almeno 23 anni. Tutti insieme questi produttori rappresentano a nostro parere dei veri garanti della qualità nel loro territorio di provenienza.»
Un'altra novità importante è invece legata al tema della sostenibilità: «Quest'anno abbiamo voluto raccogliere un messaggio lanciato da un numero crescente di produttori, che sottolineano l'importanza di conoscere e approfondire le tecniche che consentono alle aziende vitivinicole di applicare modelli di produzione sostenibili per essere più efficienti sul mercato.»

La locandina del Merano Wine Festival 2014
L'altro argomento che si sta conquistando un interesse sempre maggiore, tra produttori e appassionati di vino, è quello del vino naturale, biologico, biodinamico: «Noi siamo stati i primi a dare spazio ai vini biodinamici già 10 anni fa e oggi non si può che constatare come questa offerta stia crescendo in modo netto. L'interesse di produttori e consumatori è andato aumentando di pari passo, affermandosi sempre di più l'importanza di offrire e acquistare prodotti sani e naturali. E' un trend che si può notare anche in campo gastronomico. Quest'anno saranno 90 i produttori del settore: la nostra selezione è sempre molto attenta, perché se è vero che per ottenere le certificazioni bisogna superare controlli severi, è importante anche valutare una qualità che presenta delle differenze rispetto agli altri vini. A mio avviso questi prodotti sono interessanti in quanto rispecchiano di più aromi e sapori della vite, e quindi dei vari vitigni che vengono utilizzati.»
Il programma del
Merano Wine Festival è dunque densissimo di questi e di molti altri motivi di interesse, e si estenderà dal 7 al'10 di novembre nell'abituale cornice della
Kurhaus di Merano.