14-11-2016
Presentata a Milano la nuova edizione della Guida Identità Golose, sempre online. E si è parlato anche delle tante iniziative, vecchie e nuove, che caratterizzeranno Identità nel 2017. Nella foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani, i due pilastri di Identità, Paolo Marchi e Claudio Ceroni, insieme a Lisa Casali che ha presentato l'evento
Tutti i premiati (come sempre under 40) nelle foto di Brambilla-Serrani: qui Martina Caruso (la migliore chef) premiata da Stefano Marini (San Pellegrino-Acqua Panna)
Diego Rossi (premio birra in cucina) premiato da Ilaria Zaminga (Fondazione Birra Moretti)
Lo Zuma di Roma, nella persona del sommelier Michele Brando, premiato per la migliore carta dei vini e distillati da Alessandro Massano (Moët Hennessy)
Gianni Sinesi premiato come miglior sommelier da Francesco Zonin (Casa Vinicola Zonin)
Barbara Manoni premiata come miglior maître da Enrico Ugolini (Cantine Santa Margherita)
Il Metamorfosi di Roy Caceres premiato per il miglior cestino del pane da Piero Gabrieli (Molino Quaglia)
Floriano e Giovanni Pellegrino premiati come sorpresa dell’anno da Anna Maschio (Bonaventura Maschio)
Virgilio Martinez, che ha mandato un contributo video, premiato come miglior chef straniero da Chiara Zucchetti (Lavazza)
Claudio Catino premiato come miglior sous-chef da Elena Bacchini (Divine Creazioni Surgital)
Andrea Tortora premiato come miglior chef pasticciere da Paola Rossoni (Pavoni Italia)
Gli Abbruzzino premiati come famiglia dell'anno da Paola Valeria Jovinelli (Arte del Convivio)
Matteo Baronetto premiato come miglior chef da Giuseppe Saetta (Consorzio Tutela Grana Padano)
Ryan King premiato come miglior food writer da Roberta Garibaldi e Giorgio Gori (East Lombardy)
L'assessore lombardo Gianni Fava con Paolo Marchi
Paolo Marchi, Lisa Casali e Gabriele Zanatta
Foto di gruppo delle autrici delle Storie di Gola
Cinzia Benzi e Claudio Ceroni
…e a un certo punto Claudio Ceroni e Paolo Marchi si mettono a elencare anche solo una parte delle iniziative, vecchie e molte nuove, di Identità Golose per il 2017, e sostanzialmente non la finiscono più. A scuola ci dicevano di non iniziare mai un tema con le “e”, ma Identità rompe gli schemi. E’ successo anche l’anno scorso, con il passaggio totale della Guida 2016 sul web: e sembra già una cosa vecchia, altre frontiere attendono. Ma è (era) comunque una idea nuova e così un anno dopo, alla presentazione dell’edizione 2017 conclusasi qualche ora fa al Magna Pars Suites di Milano, non potevano mancare i bilanci, lusinghieri. Dice Marchi: «Ci sentiamo come quelli che un secolo fa trasformarono per primi le loro stazioni di posta in garage e pompe di benzina. Cavalli e carrozze non sarebbero spariti in un paio di stagioni, ma era evidente dove fosse il futuro», ovvero «digitali e felici».
Buona la prima, insomma. E anche questa seconda, del 2017, riassunta qui del suo caporedattore Gabriele Zanatta in numeri e premi. E, per dire il bello del nuovo e dell’online, prima Ceroni annuncia «i ristoranti recensiti quest’anno sono 786, 80 in più del 2016», dei quali 241 nel mondo, in 36 Paesi, grazie a un centinaio di collaboratori in tutto il globo. Poi a Zanatta tocca rettificare, dal palco: «No, sono 785, perché uno ha appena chiuso (LadyBu di Milano) e l’abbiamo cancellato». Il che corrisponderebbe più o meno a contattare tutti gli acquirenti rimasti delle guide cartacee e far loro strappare una pagina. Più comoda Identità, insomma.
A Matteo Baronetto il premio come Miglior chef
Ed ecco l’annunciato elenco degli eventi 2017, che per brevità sintetizziamo: «Abbiamo appena celebrato la nostra consueta collaborazione con Opera San Francesco, ma abbiamo in mente altre iniziative sociali, per noi un impegno crescente: ci sarà il 27 novembre Aggiungi un posto a tavola, un progetto insieme al Centro Clinico Nemo per la lotta alle malattie neuromuscolari. E’ appena terminata anche Storie di gusto e di passione, con Coincasa e Cargo etc., coi quali abbiamo girato l’Italia in compagnia di grandi chef. Tornerà ovviamente il Premio Birra Moretti Grand Cru, l’edizione 2016 si è chiusa il 7 novembre con la consueta valorizzazione dei giovani cuochi. Il 2017 sarà poi caratterizzato dal nostro sostegno all’attività di East Lombardy, un’idea che abbiamo sposato perché innovativa».
L’elenco potrebbe proseguire, ma è tempo di dare la parola a Paolo Marchi. Con un amarcord: «Decima edizione della Guida, tanti i nomi che abbiamo premiato», e sullo schermo scorrono i volti di Redzepi e Palmieri, Sultano e i Costardi, Crippa e Alija, Aliberti e Pisani-Negrini, la Varese e Romito («All’epoca non aveva neppure una stella»), Lopriore e Tokuyoshi, Bartolini e la Klugmann». Marchi interrompe la narrazione dando la parola alle istituzioni, in questo caso all’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Gianni Fava: «Milano con Identità Golose è la capitale del gusto in Italia, per questo saremo partner del congresso meneghino. Siamo la più grande regione europea nel settore agroalimentare, produciamo eccellenze, quindi ci fa piacere che Identità Milano dia loro voce e che le metta in contatto coi grandi chef» Sul palco sale Zanatta ricordando che quest’anno il “racconto delle città” Storie di Gola è affidato a penne tutte femminili: Milano di Sandra Ciciriello e Viviana Varese, East Lombardy di Annalisa Cavaleri, Lucca di Anna Morelli, Roma di Laura Mantovano, Napoli di Barbara Guerra, Bari di Sonia Gioia, Parigi diAlessandra Pierini, Londra di Luciana Bianchi, Tel Aviv di Fabiana Magrì, Kiev diMarina Mayevska, Chicago di Sarah Grueneberg, San Francisco di Camilla Baresani, Lima di Sara Porro e Manila di Margarita Forés.
I premiati siglano con le loro impronte digitali l'attestato
Suspance finale per saperne di più sul congresso di marzo. Marchi rompe gli indugi: «Il tema sarà La forza della libertà, come lo scorso anno, ma integrato da un concetto: Il viaggio. In fondo la cucina è una somma di viaggi, di scambi». Il piatto simbolo sarà Bordeaux di Enrico Crippa, uno splendore di cocktail di gamberi con il radicchio tardivo. Oltre all’auditorium, nelle sale laterali si terranno le sezioni Identità di Formaggio, Identità di Gelato, Identità Naturali, Identità di Pane e Pizza, Identità di Pasta, Identità di Champagne alla seconda edizione e poi la novità: «Ci tengo molto – conclude Marchi – Il 5 marzo spazio a 12 volti nuovi della nostra tavola (alcuni già premiati poco prima, come Luca Abbruzzino e Floriano e Giovanni Pellegrino, più 10 altri), con l’esordio de “Nuova cucina italiana”»). Sempre avanti.
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a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera