06-02-2008

I mille ricordi felici di Identità 2008

ex editoriali

Gli animi inquieti di Massimo Bottura e la modernità di Gualtiero Marchesi, il riso-non riso di Carlo Cracco e l’appello alla politica dei fratelli Alajmo, la coscia di maiale di Fulvietto Pierangelini e il culatello di Massimo Spigaroli, la Variante di Ciccio Sultano e le miele-marinature di Corrado Assenza, i formaggi di Giovanni Guffanti e le texture di Sat Bains, la favola di Heston Blumenthal e i pani di Rocco Princi, le pizze di Simone Padoan e il cartoccio di sale di Tomaz Kavcic, l’incredibile sfilata di macellai e i sapori dell’Abruzzo più goloso, l’italo-America di Lidia Bastianich e il calamaro di Heinz Beck, l’eleganza di Andoni e l’universo di Alex Atala, la poesia di Loretta Fanella e i cioccolati di Gianluca Fusto, tutto questo e cento, mille altre emozioni, immagini e saperi hanno scandito la quarta edizione di Identità Golose, da domenica 27 gennaio a mercoledì 30 a Palazzo Mezzanotte.
Sono state quattro giornate piene di idee e di confronti, di sorrisi e di volti contenti, e anche di consigli per fare ancora di più e di meglio in futuro, segno che il congresso viene visto per quello che deve essere: un luogo di confronto per i cuochi e tutti coloro che vivono la cucina e la pasticceria da protagonisti, un luogo dove si parla di cucina e si insegna cucina, nel suo significato più ampio, un luogo dove si fa il pieno di adrenalina, dove se uno vive di segreti e di egoismo vuole dire che non ha capito nulla dello spirito motore di Identità.
Claudio Ceroni, mia moglie Luisa e io stiamo già lavorando al futuro, che ha tre grossi obiettivi: la seconda edizione della guida, il debutto in autunno a Londra e la quinta volta a Milano. Non siamo soli, anzi. Grazie ad esempio alle due newsletter, si sta formando un gruppo di giovani di assoluta qualità e altruismo, capaci di vedere oltre la notizia e l’impegno contingenti. Rido quando sento qualcuno dire che Identità è una passerella per vanitosi tutti presi da effetti speciali e in fondo nemmeno ci bado perché lo dice chi non vi ha mai messo piede. E’ proprio vero: “Il dito indica la luna e lo stolto guarda il dito”.
Paolo Marchi
ideatore e curatore

Nella foto:Andoni Luis Aduriz, Heston Blumenthal, Carlo Cracco e Jacques Decoret


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

Consulta tutti gli articoli dell'autore