10-04-2024
Antonio Pappalardo, chef pizzaiolo nonché patron delle pizzerie Inedito a Brescia a La Cascina dei Sapori a Rezzato (Brescia). Foto aromi.group
Cammino in un campo di grano. Il profumo mi inebria e mi riempie l’anima. Il sole splende alto e porta il suo calore sul mio volto, sui miei occhi: mi sembra di essere tornato bambino. Mi ridesto. Per un attimo il profumo di acqua e farina, mescolate, scaldate all’interno del forno di Inedito, mi hanno regalato una memoria che non c’era, ma che c’è.
Mi trovo, appunto, a Brescia da Inedito, il “nuovo” locale di Antonio Pappalardo, uno straordinario pizzaiolo italiano, rispettato da tutti e, senza dubbio, da me adorato. Già conosciuto sulla scena nazionale per La Cascina dei Sapori di Rezzato (Brescia), da due anni a questa parte è protagonista anche in questo prezioso luogo cittadino, sono le mura tra le quali nel 1962 venne aperta la prima pizzeria bresciana, Varc e Napulè, ormai chiusa da tempo. Oggi il'indirizzo è tornato a vivere grazie a un riuscito lavoro di recupero che ha portato alla luce colonne romane, un pozzo del Rinascimento e una cantina medievale, ora utilizzata per la conservazione del beverage in quanto naturalmente refrigerata.
Il locale
Il cortese e competente staff di sala, capitanato da Billa Aliguettou, prima da destra
La Parmigiana, con melanzane “a funghetto”, bufala, basilico, datterino confit e chips di parmigiano
La Bufala extra, con bufala campana, pomodoro, emulsione al basilico, parmigiano 50 mesi e datterino confit
Il patron-pizzaiolo gestisce con grande maestria l’utilizzo delle temperature sia in cottura sia nella gestione dell’impasto, per raggiungere lievitazioni perfette e cotture straordinarie. La scelta della materia prima è ottima.
Al di là delle preferenze personali, senza timore, invito chiunque a scegliere ciò che più lo possa attirare, avendo a disposizione molteplici opportunità di gusto, riscoprendo, ogni volta, una inedita gioia.
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a cura di
Bresciano, classe 1980, fin da ragazzo ha coltivato una passione per la cucina d'autore, ma la sua vita professionale l'ha portato altrove. Dopo una laurea in Sociologia, un po' di gavetta da chitarrista e un paio di altri impieghi, a 35 anni la decisione di cimentarsi come cuoco: stage all'Orsone di Joe Bastianich, chef Edoardo Valle Lobo; quindi, più vicino a casa, Da Nadia, quando ancora era a Castrezzato. Poi con Massimo Bottura all'Osteria Francescana. E poi ancora con il suo ristorante, Dina, a Gussago (Brescia). Sorpresa dell'anno per la Guida di Identità Golose 2019
Antonio Pappalardo sarà uno dei protagonisti di Identità di Pizza (in collaborazione con Latteria Sorrentina): appuntamento in Sala Blu 2 sabato 9 alle 11.45 . Per scoprire il programma clicca qui
Alberto Gipponi, classe 1980, dopo una prima parte della sua vita impegnata a fare altro (laurea in sociologia, musicista, lavori nel sociale), la scelta di dedicarsi alla passione per la cucina. Nel 2017 ha aperto Dina
Alberto Gipponi, Chicco Cerea e Annalisa Cavaleri (foto Serrani/Brambilla)