La Cascina dei Sapori

La mia pizzeria del cuore è senza dubbio La Cascina del Sapori di Antonio Pappalardo. Qualche tempo fa, quando Brescia e Bergamo sono state insieme Capitali della Cultura, ho anche collaborato con lui, mi contattò per organizzare una serie di serate per valorizzare il territorio attraverso la pizza e l’idea mi piacque molto. Lui ci metteva l’impasto, buonissimo, io un topping con pesce d’acqua dolce: ne uscì una pizza con coregone marinato da accompagnare in inverno con puntarelle e burro aromatizzato con le sarde essiccate del Lago d’Iseo, Presidio Slow Food, pescate dal mitico Andrea Soardi. Ha riscosso molto successo.

La pizza che preferisco a La Cascina riconduce allo stesso filone, è quella con fiordilatte, anguilla laccata, cavolo cinese appena saltato e kimchi d’albicocca: molto particolare ma a mio giudizio anche ben bilanciata e intrigante, con la parte piccantina e acida che contrasta la grassezza del pesce. Poi La Cascina è un posto del cuore perché stimo Antonio in generale, è gran professionista, sa valorizzare il territorio, è attento a impasti, farine (solo integrali o semintegrali, perché è importante anche il profumo), ingredienti di condimento. Lo contraddistingue anche la carta delle fritture, ogni assaggio è di ottima fattura.