07-04-2019
La giapponese Jun Giovannini e il brianzolo Samuele Lissoni, cuoca e bartender di Kanpai, insegna aperta nel gennaio 2018 in via Melzo 12 a Milano
Abbiamo aperto la prima settimana post-congresso con 4 nuove insegne nella Guida ai Ristoranti di Identità Golose (nel frattempo, tradotta anche in inglese). Curiosamente, due di queste sono di cucina giapponese: una a Milano, con una cuoca di Tokyo ai fornelli; e una a Roma, con un siciliano innamorato dei ramen. A Milano, abbiamo promosso anche il nuovo ristorante di un cuoco che è una vecchia conoscenza di Identità. E ci sono incoraggianti segni di risveglio dalla Liguria di Ponente, con una cucina profumata all'interno di un hotel. Kanpai (via Melzo 12, Milano, +390238269862) Negli anni Novanta a Milano esistevano solo 3 ristoranti di cucina giapponese: Suntory, Endo e Poporoya. Pochi conoscevano il significato della parola sushi e in città era più facile assaggiare un buon risotto giallo o una co(s)toletta alla milanese. Nell’ultimo decennio la cucina sol-levantina ha invertito i rapporti. Così tanto che oggi non solo sushi e sashimi dilagano, ma è possibile cenare kaiseki, sbocconcellare seduti a un’izakaya, aspirare ramen che par di stare a Ginza, fare shabu shabu qua e là. Leggi l'intera recensione di Gabriele Zanatta.
Roberto Di Pinto, Sine, Milano (foto Modestino Tozzi)
Manuel Marchetta, ristorante Mimosa, Sanremo (Imperia)
Giuseppe Milana e Davide Frattali, Umami, Roma
Tutte le novità della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt