17-01-2014

Mente e cuore

Marta Grassi: nessun confronto o etichette. Però noi donne vinciamo per concretezza e dedizione

Marta Grassi, chef del Tantris in corso Risorgime

Marta Grassi, chef del Tantris in corso Risorgimento a Novara, telefono +39.0321.657343, 1 stella Michelin dal 1999

No, proprio non lo vogliamo fare. Non ci interessa essere viste dagli occhi dei clienti e dei colleghi come "la dolce", "l’incazzosa", “l’intellettuale", tipo format televisivo. Non abbiamo bisogno di cucirci addosso un abito a tutti i costi. La nostra sicurezza, in cucina, sta nella consapevolezza che essere chef donna, oggi, vuol dire essere forti, essere tanto se stesse per poter far emergere la propria identità e il proprio bagaglio culturale. E sì, anche correre e a volte lavorare il doppio dei colleghi maschi.

Miniature, dolce in carta al Tantris

Miniature, dolce in carta al Tantris

La mia vita di chef e di donna è da 20 anni che mi soddisfa e continua ad affascinarmi. Alle volte mi costringe a scelte difficili, a dividermi tra lavoro, famiglia e me stessa, a sacrificare tempo e desideri ma eliminando la negazione, dico ‘il gioco vale la candela’. Sì, certo, noi donne chef siamo in numero minore rispetto agli uomini ed è vero, lo si vede anche nei congressi, nelle cene di gala, sulle reti televisive e in quasi tutte le occasioni. La stessa differenza la possiamo ritrovare nelle scuole di settore, sia statali sia di specializzazione. Ma sia chiaro che l’impegno e la passione è la medesima.

E credo che dalla nostra, come donne, abbiamo una concretezza e un dedizione al lavoro che in molti chef maschi non ritroviamo. E in una società declinata al maschile significa anche meno interesse mediatico. D'altronde io credo di valere come Marta per la voglia che ho di esistere e di fare in cucina tra pentole e fornelli, per la voglia che ho di chiacchierare con le mie sorelle, per la voglia che ho di amare mio marito, per la voglia che ho di guardare una montagna illuminata dal sole: chef, donna e me stessa si uniscono e si scindono come asteroidi di una stessa galassia governata dalla passione e dalla forza, dal raziocinio e da un briciolo di follia. Infatti, quando assaggio un piatto voglio essere stupita, affascinata, rapita da ciò che quella pietanza mi trasmette e non penso mai al sesso di chi lo ha preparato. Per me è la stessa carica di mente e cuore che guida la mano nel creare, carica che ritrovo anche in chi condivide la cucina con la penna come Paolo Marchi, stessa mente, stesso cuore. 

Marta Grassi e il suo staff

Marta Grassi e il suo staff

E poi la Michelin andrebbe benedetta. Sì, è vero, alla Michelin devo molto: è stata rapida nel giudicarmi e premiarmi e questo per me è stato ed è ancora oggi un grande stimolo per il mio lavoro in questa piccola città di provincia. Io sono contenta che nel nostro paese il numero delle donne chef stellate sia il più elevato in Europa, significa che tutto quello che è stato fatto per spiegare quanto in cucina conta la testa e non il sesso non è stato inutile e in parte ha premiato.

Essere tra le 51 donne con questo riconoscimento è un vanto e mi auguro di cuore che questo numero aumenti nei prossimi anni e che vengano date alle donne le stesse opportunità che vengono date agli uomini. C’è un esercito di ragazze pronte a farsi rapire dalla passione, consapevoli che la forza e il coraggio saranno alla base della loro vita. Ce lo ha ricordato lo stesso Napolitano: “Abbiamo grandi riserve di volontà costruttiva e coraggio su cui contare". E questo ci stimola e ci sprona ancor più. E poi, Ana, Babbo Natale adora le nostre lettere e le nostre scarpe colorate.

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Storie di cuoche

Donne che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Marta Grassi

chef novarese, nel 1993 apre a Novara il ristorante Tantris con il compagno Mauro Gualandris, 1 stella Michelin dal 1999

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