14-04-2015
La giovane Giulia Fidone lavora in sala al Jardin de Russie, presso l'Hotel de Russie di Via del Babuino a Roma. In questo suo secondo articolo, dopo averci raccontato la sua storia, ci parla delle sue idee rispetto alla sua professione, che affronta dal primo giorno con grande impegno e dedizione
Cambiano le ricette e al ristorante cambiano anche le esigenze della clientela, che oggi non sono le medesime degli anni passati. Stare al passo con i tempi è fondamentale L’ho appreso sperimentandolo in prima persona, essendo ormai parte integrante e attiva da qualche anno di questo milieu. In questa prospettiva è importante tenere in considerazione il ruolo centrale che le risorse umane rivestono all'interno di un'organizzazione. Nel mondo della ristorazione sussistono delle differenze, sovente anche piuttosto lampanti, legate all'approccio mentale. Le possiamo scorgere tra chi rappresenta una risorsa giovanile in una brigata o chi magari presenta più esperienza e ha prestato servizio nella stessa struttura da più tempo. La differenza riguarda per lo più l'approccio psichico e mentale. Mi spiego: un giovane oggi guarda con molta probabilità più con lungimiranza verso il futuro e verso la posizione che ricopre, non si sente esclusivamente membro dello staff della struttura e cosa assai più sgradevole, forse, un nome su un libro paga. Vuole crescere in maniera lineare e magari anche esponenziale con essa. Questo lo testimoniano i numerosi corsi di aggiornamento che possono essere frequentati, l’imparare le lingue più ricercate e meno diffuse – l’inglese dovrebbero conoscerlo tutti - e talvolta è disposto anche ad investire su stesso, cosa che per inciso, attira una forte dose di rischio.
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
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Classe 1992, romana, fa parte dello staff di sala del ristorante Le Jardin de Russie, presso l'Hotel de Russie di via del Babuino