03-11-2014

Nuova Vitae per il mondo del vino

Presentata a Milano l'innovativa guida 2015 al meglio dell'enologia italiana, firmata Ais

L'affascinante immagine che domina la copertina di

L'affascinante immagine che domina la copertina di Vitae, la nuova guida dei vini presentata dall'Associazione italiana sommelier al Magna Pars di Milano. 

Ci sono il La Torre 2012 dell’azienda ligure Albana La Torre, 88 bottiglie, e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Titulus di Fazi e Battaglia, che ne fa 1,3 milioni. C’è l’etichetta dai tanti vitigni (Kairos 2008 di Zýmē, in Valpolicella: 15 varietà differenti) e il vitigno dalle tante etichette (il nebbiolo dà anima a 57 Barolo, la denominazione più rappresentata in guida, di cui 41 provenienti dall’attesa vendemmia 2010, 12 Barbaresco, 4 Roero, 3 Gattinara e altre referenze come Boca, Bramaterra, Lessona e Carema, in Piemonte, più 4 valtellinesi). Tra questi estremi, tutto il mondo vitivinicolo italiano viene raccontato da Vitae, la nuova guida dell’Associazione Italiana Sommelier, presentata questa mattina a Milano, al Magna Pars Event Space di via Tortona 15, nel corso di un evento-cui è seguita la degustazione delle 439 bottiglie premiate con il massimo punteggio.
 
Nato da una frattura dolorosa, quella tra Ais nazionale e Bibenda, il progetto Vitae alla fine ha reso ora ancor più forte il legame tra l’associazione e i suoi 35mila aderenti: per la prima volta la guida nasce dalle competenza delle delegazioni sul territorio, è espressione delle loro valutazioni: il lavoro di recensione è stato svolto da 22 commissioni, coinvolgendo quasi 1000 sommelier, che hanno passato in rassegna oltre 3.500 aziende e degustato 28mila vini. Un lavoro di cernita che ha portato alla selezione di circa 2mila cantine, non solo con un criterio qualitativo, ma volto a «offrire una rappresentazione omogenea del panorama italiano, evitando di restare ancorati a stereotipi enologici – spiega il presidente Antonello Maietta, che il progetto Vitae ha concepito e realizzato – Abbiamo voluto presentare il nostro Paese attraverso le poliedriche sfaccettature che animano il settore».
 
Comprensibile la sua soddisfazione: Vitae offre la consueta carrellata sulle migliori bottiglie, ma con un punto di vista nuovo – che nasce dallo stesso mondo Ais, lo abbiamo accennato – e con ulteriori novità: ogni etichetta viene raccontata attraverso tutte le informazioni aggiornate, il profilo organolettico e anche, per la prima volta, con i suggerimenti sul migliore abbinamento col cibo. C’è rigore tecnico, ma il linguaggio è chiaro, incisivo, «scritto in stampatello», per dirla con Maietta. In 2.054 pagine emergono i profili delle grandi case vitivinicole, ma anche dei tanti piccoli che animano i colori di fondo di questo appassionante quadro nazionale.
 
Oltre ai “best 439”, ecco segnalati i “tastevin”, inediti riconoscimenti che vengono attribuiti ai viticoltori che sono stati in grado di sdoganare un vitigno prima poco compreso, dando nuovo valore a un territorio: quest’anno sono 25, dai più celebri – Walter Massa e il Timorasso, casa Ferrari per il Trento Brut… - a quelli un po’ periferici, pensiamo a Giovanni Battista Columbu e alla sua Malvasia di Bosa.
 
Il presidente Ais, Antonello Maietta

Il presidente Ais, Antonello Maietta

La degustazione finale, della quale vi racconteremo meglio nei prossimi giorni, ha visto primeggiare Piemonte e Toscana, con rispettivamente 100 e 90 grandi vini dei 439 insigniti delle “quattro viti”. Si è già detto del Barolo 2010, anche in Toscana si conferma lo strapotere dei vitigni a bacca nera, Sangiovese in primis, con 15 Brunello di Montalcino, 9 Chianti Classico, 1 Rufina e 4 Vino Nobile di Montepulciano. Seguono il Friuli Venezia Giulia con 43 vini, la Lombardia con 31 (tanta Franciacorta) e il Veneto con 27. Sorprende un Alto Adige (16 vini premiati) molto versatile: spazia fra spumanti, bianchi, rossi e passiti. Il Centro-Sud, dall’Umbria alla Sardegna, è rappresentato da 98 vini che raccontano un grande stato di forma, in particolare crescono Lazio e Calabria.

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