27-04-2024

La Voce di Biondi-Santi ricorda il valore del rispetto

Presentata la terza edizione dell'iniziativa, che narra la storica tenuta di Montalcino attraverso i vini, ma anche con un racconto di Joanne Harris

La Voce di Biondi-Santi racconta ogni anno i vini

La Voce di Biondi-Santi racconta ogni anno i vini in uscita sul mercato e una parte di storia della cantina di Montalcino

Rispetto. La Voce di Biondi-Santi quest’anno racconta proprio la volontà della storica azienda di Montalcino di puntare sulla terra. Ma più in generale di concentrarsi sul rispetto. Il rispetto, come dicevamo, della terra, ma anche del passato, del passaggio del tempo, delle storie. Delle persone.

La Voce di Biondi-Santi è il modo scelto dall’azienda per comunicare le nuove annate di Brunello di Montalcino in uscita sul mercato, ma anche la trasposizione in parole del lavoro svolto e dei valori che si vogliono trasmettere. Dopo l’Equilibrio, che ha contraddistinto la prima edizione, e la Meraviglia dell’anno scorso, è la volta del Rispetto. Tre parole che abbiamo volutamente scritto con la lettera maiuscola, a rappresentare proprio la filosofia di Biondi-Santi.

«Per noi vuole dite tanto, il rispetto – sottolinea l’amministratore delegato di Biondi-Santi, Giampiero Bertolini - Per la storia che abbiamo, che va oltre l’azienda; significa rispetto per la terra, per quello che facciamo nella cantina, e per le persone».

Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi-Santi

Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi-Santi

Non si può certo dimenticare la storia. «La nostra missione è evoluzione e non rivoluzione, nel rispetto del passato. Ma vogliamo andare avanti, portare avanti tanti progetti, rispettare la leadership di Biondi-Santi. Imparando dal passato e dalla terra, basandoci sempre sul nostro Sangiovese».

Come ogni anno, si può seguire la Voce di Biondi-Santi grazie a un audiolibro e ai podcast con il racconto del concetto di rispetto, ma anche con le spiegazioni delle vendemmie da parte del direttore tecnico dell’azienda Federico Radi.

In particolare quest’anno il tema del rispetto è stato sviluppato nel racconto di Joanne Harris (autrice del celebre Chocolat), con la voce di Neri Marcorè. Tra gli spiriti affini che si sono raccontati sulla Voce di Biondi-Santi, anche il velista italiano Giovanni Soldini.

Un momento della presentazione a Milano

Un momento della presentazione a Milano

«Rispetto… È la prima parola che mi è venuta in mente quando sono entrato in questa azienda – spiega Federico Radi – Dobbiamo imparare a guardare indietro, per poi pensare al futuro». Radi è quindi entrato nel merito del Brunello di Montalcino 2018, l’annata appena presentata. «È stata un’annata particolare, fresca e piovosa, dove è stato svolto un grande lavoro di gestione della chioma, ed è stata importante la puntualità negli interventi in vigna, con temperature che raramente hanno superato i 30 gradi. Poi in estate c’è stato il momento dell’attesa, cercando di capire quando raccogliere. A metà settembre abbiamo avuto delle piogge, poi ci sono stati tre giorni di tramontana secca che ha asciugato tutto e ci ha permesso di raccogliere. L’attesa ci ha premiato».

E il risultato è un vino leggermente più esile, meno intenso, ma più ampio, con note di visciola, e anche un leggero balsamico. Ottimo potenziale di invecchiamento.

I vini presentati: il Brunello di Montalcino 2018 e le Riserve storiche 2010 e 1988

I vini presentati: il Brunello di Montalcino 2018 e le Riserve storiche 2010 e 1988

Inoltre sono state presentate anche due annate storiche, le Riserve 2010 e 1988. «La 2010 è un’annata – sottolinea Bertolini - che andò molto bene. Il dottor Franco Biondi-Santi decise di posticipare un po’ la vendemmia. Un vino che ha una bella tensione e si percepisce l’armonia della maturazione. La Riserva 1988 è la vendemmia del centenario, in una annata particolarmente fortunata».

Per vivere la magia di Biondi-Santi, basta ascoltarne la Voce.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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