28-07-2023

Château Galoupet: eleganza rosé in due millesimi tra biodiversità e territorio

Un secondo Vintage entra in una collezione di eccezionali vini di terroir: Château Galoupet Cru Classé Rosé 2022 è un Rosé de Provence complesso, corposo, con un delicato finale minerale e un ottimo potenziale di invecchiamento

Château Galoupet Cru Classé Rosé 2022  - Tutt

Château Galoupet Cru Classé Rosé 2022  - Tutte le foto: Gabriele Zanon

77 ettari di boschi protetti e 69 ettari di vigneti, certificati biologici da maggio 2023. Già questi primi dati fanno capire la particolarità di Château Galoupet, proprietà viticola indicata sulla cartina geografica sin dal XVIII secolo e riconosciuta come Cru Classé de Provence dal 1955. Siamo in una zona unica, forgiata dai venti tra il massiccio dei Maures, le vecchie saline di Hyères e le Isole d’Oro della Riviera francese, caratterizzata da 3 micro-terroir distinti. La tenuta è stata acquisita da Moët Hennessy nel 2019, come primo Cru Classé del portafoglio.

La mission di Château Galoupet è creare autentiche espressioni di un terroir d’eccezione, nel massimo rispetto dell’ambiente, dal suolo fino al bicchiere. La biodiversità è parte integrante del processo e da quattro anni, il team lavora con una comunità di esperti per ripristinare un delicato e raro ecosistema e adattare le proprie pratiche viticole in modo da rispettare l’equilibrio della vite e del suo ambiente.

Château Galoupet - La tenuta

Château Galoupet - La tenuta

La collaborazione con tre associazioni locali, coltre che con CEN PACA (Conservatoire d’Espaces Naturels de Provence-Alpes-Côte d'Azur) e LPO (Ligue pour la Protection des Oiseaux) permettono di impostare strategie di agroselvicoltura e colture di copertura.  Si stanno creando anche corridoi verdi e nuovi habitat per i pipistrelli, gli uccelli e gli insetti che popolano il vigneto.  All'interno della tenuta anche una delle 12 stazioni fecondazione delle api regine esistenti al mondo, monitorata dall’OFA (Observatoire Français d’Apidologie) che valuta l’impatto delle colonie di api sulle condizioni del suolo e delle vigne, sulla qualità delle uve e sul profilo dei vini.  

Dripping, calamaretti spillo, nero di seppia, Carnaroli mantecato di Davide Oldani e Château Galoupet

Dripping, calamaretti spillo, nero di seppia, Carnaroli mantecato di Davide Oldani Château Galoupet

A Milano, in abbinamento alla cucina dello chef 2 stelle Michelin del D'O Davide Oldani, è stato presentato il Millesimato 2022. Al naso generoso e vivace, su note di albicocca, pesca selvatica e pasticceria, al palato corposo, ampio, intenso, con note delicate di fiori freschi, frutti gialli, mandorle, spezie dolci, seguite da un tocco di miele. Un finale complesso, lungo e minerale.

Ombrina bocca d'oro all'amo cotta in pentola con alghe, pepe verde, cuore di bue e salicornia 

Ombrina bocca d'oro all'amo cotta in pentola con alghe, pepe verde, cuore di bue e salicornia 

Le condizioni climatiche del 2022 hanno fatto sì che le uve maturassero  con 10 giorni di anticipo per via delle temperature elevate. Per la prima volta, la vendemmia è iniziata e finita in agosto, con una pausa imprevista dovuta a una violenta grandinata, mai vista in 20 anni.  Château Galoupet Cru Classé Rosé 2022 è il risultato di un sapiente assemblaggio di Grenache, Tibouren, Syrah, Vermentino, Cinsault e Sémillon. Il Millesimato nasce da una rigorosa microselezione su 39 appezzamenti in conversione al biologico e da una attenta vinificazione in botti o tini da 600 litri in rovere francese, che consentono l’espressione autentica di ogni vitigno. Un’interpretazione del terroir leggermente diversa da quella di Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021 (che presenta oggi interessanti note evolutive) ma altrettanto espressiva, con la stessa sensazione di bocca ben strutturata, finale lungo e minerale, nonché un notevole potenziale di invecchiamento. Ottimo il potenziale di invecchiamento, dai 2 ai 4 anni.

Mathieu Meyer 

Mathieu Meyer 

«Il Millesimato 2022 è l’espressione di un terroir dalle molteplici sfaccettature e di una sapiente precisione in materia di viticoltura: un Rosé de Provence elaborato con cure meticolose, che dimostra chiaramente la nuova direzione presa dallo stile dei vini di Château Galoupet - chiosa Mathieu Meyer, Direttore del Domaine -. Questo nuovo ingresso nel nostro portafoglio permette una degustazione verticale di confronto con Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021. È appassionante vedere in che modo evolvono i nostri vini».

Lo chef Davide Oldani

Lo chef Davide Oldani

Assonanza perfetta per leggerezza ed eleganza, come abbiamo detto, con la cucina di Davide Oldani che ha presentato Grana Padano Riserva 27 mesi, caldo e freddo, melanzana caramellata nuova versione estiva della famosissima Cipolla Caramellata, il Confit Byaldi di zucchine colorate, scorzone stivo, caprino fresco di Roccaverano, scapece all_aceto di champagne che ti porta in un boccone nel fim Disney Ratatouille, la delicatissima Ombrina bocca d'oro all'amo cotta in pentola con alghe, pepe verde, cuore di bue e salicornia, esplosione di mediterraneità. Indimenticabile il Risotto omaggio al Dripping di Gualtiero Marchesi a base di  Carnaroli mantecato, calamaretti spillo e nero di seppia, che il Maestro avrebbe sicuramente approvato.

A completare il quadro, la vista sulla splendida piazzetta della Chiesa di San Pietro all'Olmo che ti fa capire quanta poesia ci sia ancora a pochi chilometri da Milano...


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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