16-02-2023
Le Anteprime di Toscana 2023 sono partite con Chianti Lovers e Rosso Morellino alla Fortezza da Basso a Firenze
Il vino toscano è in crescita, ma soprattutto alcune denominazioni sono destinate a una fascia di popolazione over 60. Sono dati precisi, quelli che arrivano dalla settimana delle Anteprime Toscane, promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze, che dipingono un quadro comunque positivo del mondo del vino, soprattutto a livello di vendite, soprattutto all’estero.
I dati di Ismea, infatti, parlano chiaro: le stime finali per l’anno 2022 parlano di oltre 690 milioni di euro (+7%), anche a fronte di una flessione in termini di volume (-3%), in linea con le altre Dop nazionali. La domanda di vini DOP toscani si concentra soprattutto nei Paesi extra Ue (67% e 72% rispettivamente in volume e in valore), con una forte concentrazione in tre direzioni: il 57% delle consegne viene effettuato in Usa, Germania e Canada.
La degustazione tecnica destinata alla stampa di settore
Come si possono interpretare questi dati? Forse nella maniera più semplice: la Toscana consolida la sua posizione internazionale nell’ambito dei vini di qualità, ma forse da un punto di vista dell’immagine è ancora legata a un aspetto di tradizione e di vini di alta fascia.
Un’immagine da svecchiare, come si è evinto anche dalla giornata dedicata agli assaggi di Chianti, con la manifestazione Chianti Lovers, e in parallelo alla degustazione delle nuove annate di Morellino di Scansano, con Rosso Morellino. Un appuntamento, alla Fortezza da Basso a Firenze, che ha portato ad alcune riflessioni.
Una batteria di vini in degustazione
Non era certo questa la vendemmia migliore per puntare a vini da invecchiamento. Gli assaggi hanno portato a una qualità per certi versi altalenante, dove i migliori campioni (su una sessantina di prodotti presentati) sono stati Ejamu di Luppino, Fattoria La Leccia, Il Sosso, Bonacchi e Fattoria Poggio Alloro, con vini magari più semplici (che non significa banali).
Il Morellino di Scansano, consorzio protagonista della giornata
Molto interessanti, invece, le Riserve 2020 (una quindicina di vini proposti): in questo caso il Morellino di Scansano ha mostrato, in un’annata sicuramente migliore, la capacità di proporsi con maggiori complessità. Due esempi sono Alberto Motta e Morisfarms.
Il problema maggiore, forse, rimane quello dell’immagine: se il 64% dei consumatori italiani ha più di 60 anni, servirebbe forse una comunicazione che possa attirare soprattutto i più giovani. Facile a dirsi, sicuramente meno a farsi.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Vista sullo splendido Castello di Meleto, società agricola e wine resort a Gaiole in Chianti, Siena
Francesco Mazzei, presidente dell'associazione L'Altra Toscana