Felice Sgarra
Sardine con burro d’acciughe e pane di segale e nocidi Rafael Peña
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Report Identità di Pizza 2023: perché la rivoluzione passa anche da qui
Aline Pereira Ghammachi, abbadessa del monastero cistercense dei santi Gervasio e Protasio di San Giacomo di Veglia (Treviso) e Sarah dei Tos, imprenditrice e fondatrice di La Vigna di Sarah
Se parliamo di sostenibilità a 360 gradi e di rispetto del territorio non possiamo non menzionare i vini eccellenti prodotti da centinaia di anni in alcuni monasteri d’Italia. Sono vini che prediligono la qualità alla quantità e le vigne sono curate con passione e meticolosità da frati, suore, monaci e monache che, non solo seminano e lavorano, ma studiano attentamente le uve per selezionare solo quelle migliori.
Un esempio di vino monastico? Quello prodotto a San Giacomo di Veglia, tra le splendide colline trevigiane, patrimonio dell’Unesco. A pochi chilometri da Vittorio Veneto, in uno dei più importanti e imponenti conventi circestensi di clausura femminile d’Italia, vivono 26 suore provenienti da ogni angolo del pianeta. Si svegliano ogni mattina alle 5, seguendo serenamente il motto benedettino “ora et labora” e, dopo le preghiere di rito, si dedicano alla cura della tenuta e dell'orto, rispettando la natura circostante e la biodiversità del territorio. Tra le mura di questo angolo di pace le sorelle coltivano un orto, un campo di lavanda, un frutteto, una vigna ed una serra di aloe. Grazie a quest’ultima le suore riescono a produrre sciroppi, oli essenziali e tre diversi tipi di creme, tra i cui ingredienti troviamo anche il miele, anch’esso realizzato in convento.
Recentemente le suore hanno ampliato la loro produzione agricola, sviluppando la coltivazione della vigna del Prosecco Docg. Amore, dedizione e spiritualità: questi sono gli ingredienti alla base del vino qui prodotto, un prosecco biologico che ha permesso alle suore benedettine di aggiudicarsi il “Premio alla viticoltura bio ed eroica”, assegnato alle religiose in occasione dell’ottava edizione della “Vendemmia notturna sul Cor di Luna”.
Questo progetto ambizioso è stato lanciato grazie all’intervento ed al supporto di Sarah dei Tos, giovane imprenditrice e fondatrice de “La vigna di Sarah”: venerdì 9 dicembre ha presentato per la prima volta la nuova etichetta da lei firmata “Prosecco Superiore DOCG di Abbazia”. Sarah crede da sempre nella valorizzazione e nella tutela delle risorse del proprio territorio, non solo per una scelta etica, ma anche per rispetto nei confronti dei suoi consumatori, affinché possano degustare un prodotto biologico di alta qualità.
Interprete con un bagaglio a mano di 5 lingue straniere. Copywriter & content creator in 50 sfumature di rosso. Stare davanti allo schermo, scrivere e mangiare bene sono le sue grandi passioni, tanto da aver creato “La Dolce Vita”, un format per riscoprire le meraviglie enogastronomiche del nostro Bel Paese. Instagram: @langelapiazza
Giustino B. di Ruggeri, quando il Prosecco di Valdobbiadene può invecchiare e migliorare
È partita la battaglia all'Unione Europea per tutelare il nostro Prosecco contro la richiesta di tutela del nome da parte della Croazia per il Prošek
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo