03-04-2022
Santa Margherita e Inter, partnership tra marchi globali
Il gruppo vitinicolo lancia la capsule collection del suo Prosecco Superiore. Nelle etichette, valori condivisi con il club nerazzurro
Enogastronomia e mondo del calcio, un intreccio sempre più frequente e che porta frutti a entrambi i mondi. L’ultimo esempio è di questi giorni è ha per protagonisti Santa Margherita e FC Internazionale. Cioè il gruppo vitivinicolo fondato nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto e il club Campione d’Italia, uno dei più titolati d’Europa, anno di nascita 1908.
L’amministratore delegato del primo, Beniamino Garofalo e il ceo corporate nerazzurro Alessandro Antonello hanno dato appuntamento niente meno che al nono piano del quartier generale di viale della Liberazione a Milano, nella stanza dei trofei conquistati in 114 anni di storia, per presentare le etichette della capsule collection, una special edition del Prosecco Superiore Docg Santa Margherita con etichetta nerazzurra in 3 declinazioni.
I m brave, I m future, I m legend. Queste le 3 label che griffano le migliori uve glera piantate tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano. “Coraggio”, “futuro” e “leggenda”: valori e orizzonti che, nelle intenzioni dei due marchi, accomunano due mondi solo all’apparenza distanti.

La stanza dei trofei dell'Inter

Beniamino Garofalo, amministratore delegato di Santa Margherita e il ceo corporate nerazzurro Alessandro Antonello
«Ci uniscono due componenti », spiegava Garofalo, sfegatato nerazzurro, «le radici italiane, il prestigio globale e i valori di italianità all’estero». In effetti, se la squadra di proprietà cinese ha in bacheca trofei ottenuti in Europa e nel mondo (la Champions League conquistata a Madrid e l’Intercontinentale ad Abu Dhabi, ultimi esempi di trofei internazionali vinti da un club italiano), i brand di proprietà della terza generazione della famiglia
Marzotto (
Santa Margherita,
Torresella,
Kettmeir,
Ca' del Bosco,
Cà Maiol,
Lamole di Lamole,
Vistarenni,
Sassoregale,
Terrelíade e
Cantina Mesa) nel 2021 hanno venduto oltre 25 milioni di bottiglie in 96 Paesi.
Note tecniche finali sul Prosecco Superiore in questione: uve in autoclave a fermentare per 18-20 giorni con lieviti selezionati, a temperatura controllata 14/16°C. Massa raffreddata a -4 °C per bloccare la fermentazione e favorire la stabilizzazione. Affinamento naturale a contatto coi lieviti depositati sul fondo dell’autoclave. Filtrazione e imbottigliamento. Perlage molto fine, al naso e al palato esprime profumi freschi di frutta a polpa bianca, ben adatti a tutto pasto.
In cantina
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo