20-12-2019
Un affascinante panorama di Praga, città da scoprire anche dal punto di vista enogastronomico
Tornando verso l’aeroporto, dopo una visita di quattro giorni, attraversando le trafficate vie della città, il pensiero è chiaro: voglio tornare a Praga.
Ed è questo anche il messaggio che vuole trasmettere il Prague City Tourism, come spiegato anche dalla sua Strategy Manager, Katerina Pavlitova.
Una suggestiva immagine del ponte Carlo
Dal nostro punto di vista, potremmo anche soffermarci sulle bellezze turistiche di una città meravigliosa, viva e vivibile. Ma c’è una Praga meno conosciuta, quella gastronomica, gourmet, che non si ferma alla birra, alle salsicce e al prosciutto affumicato, ma che va oltre.
Boccali di Pilsner Urquell spillati al meglio alla Karlínská Pivnice
Per gli appassionati della birra, Praga diventa un po’ come la “città dei balocchi”, quando per un boccale di Pilsner Urquell si pagano circa 50 corone ceche, meno di due euro. Per gustarla al meglio, consigliamo un salto fuori dal centro alla Karlínská Pivnice, nel quartiere di Karlín: spillatura perfetta, birra fresca direttamente dal tank. A Praga non c’è solo la cultura della birra, ma anche – per fortuna – di chi la spilla al meglio.
La birra ancora nei maturatori del birrificio urbano Pivovar Ossegg
Senza mai perdere come punto di riferimento lo stile a bassa fermentazione, all’Ossegg si possono trovare birre ben caratterizzate e con un’impronta anche molto personale.
Le birre del Pivovar Ossegg, trovano poi un ottimo abbinamento con i piatti dello chef Lukáš Holý
Ancora birra, ma non solo, anche se il Výčep porta proprio il nome della spina, mentre il výčepni è colui che la serve al meglio. La cultura per la birra in questo locale, sempre nel quartiere di Vinohrady, è elevata, ma in generale si punta a valorizzare il legame con la Valacchia, regione della Moravia, a sud di Praga.
Non solo birra, ma anche buon vino e ottimo cibo al Výčep nel quartiere di Vinohrady
Così come al ristorante Kalina, nel quartiere di Malá Strana, in riva al fiume, grazie ai perfetti abbinamenti proposti dal bravissimo e simpatico chef Miroslav Kalina.
Il bravissimo chef Miroslav Kalina
In questa vinoteca sono presenti tantissime ceche, ma anche tante referenze da tutto il mondo, per un interessante paragone tra stili differenti. Esiste anche un secondo Vinograf, che si trova sotto il Ponte Carlo, che ha in carta solo vini cechi, con circa 350 etichette.
Il Vinograf nel quartiere della Città Nuova
Per quanto riguarda i vitigni, per i bianchi sono molto utilizzati Grüner Veltliner, Müller Thurgau e Welshriesling (Riesling Ceco parente stretto del Riesling Italico), mentre in grande crescita sono Sauvignon e Riesling (renano). Per i rossi, il Saint Laurent, il Blaufränkisch (di origine austriaca, il primo particolarmente aromatico) e lo Zweigeltrebe (incrocio tra i due precedenti) sono ancora i vitigni più utilizzati, ma in netto aumento è il Pinot Noir, passato in 20 anni dallo 0,8% al 4,2%. In crescita anche il Merlot.
I vini degustati, grazie al Vinařský fond, il consorzio dei produttori di vino in Moravia e Boemia
In secondo luogo, non c’è la consuetudine da parte degli stessi produttori di tenere da parte qualche bottiglia per comprenderne l’evoluzione nel tempo: anche questo potrebbe rivelarsi un problema, in futuro.
Una suggestiva immagine dei vigneti della cantina U Kapličky
La moda, anche qui, ha portato alla ricerca dei vini “naturali”, o degli orange wine, come dimostrato anche dalla Veltlín, vinoteca specializzata proprio in queste tipologie di prodotti. Al momento, però, la strada da fare sembra ancora tanta.
Una immagine di Salabka, il vigneto urbano di 4 ettari e mezzo, al quale si aggiunge anche un ottimo ristorante
Non solo birra e vino, ma anche gin. Il luogo migliore per chiudere una giornata sembra proprio essere il Gin & Tonic Club: qui ci sono 400 tipi di gin e 60 toniche, differenti. E null’altro, né birra, né vino, né caffè e neppure acqua da bere. Gin&Tonic, e basta.
I 4 gin prodotti dalla Little Urban Distillery, realizzati a Brno
Di buoni motivi per tornare a Praga ce ne sono. Anche da un punto di vista gastronomico. Ma questa è un’altra storia.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose