Nobile. Basta la parola. Potrebbe sembrare uno slogan che ricorda qualche spot televisivo di alcuni anni fa, ma in realtà è quello che vogliono far emergere, con forza ed entusiasmo, i sei produttori di Vino Nobile di Montepulciano che si sono riuniti nella Alliance Vinum.
Le cantine che hanno dato vino a questa iniziativa sono Avignonesi, Boscarelli, Dei, La Braccesca-Antinori, Poliziano e Salcheto (in rigoroso ordine alfabetico).

Un suggestivo paesaggio sull'area di Montepulciano
«Come è nata questa alleanza? In maniera molto semplice – ha spiegato
Maximilien de Zarobe, di cantine
Avignonesi, durante la presentazione del progetto avvenuta all’
Hub di Identità Golose Milano – Ci siamo ritrovati spesso durante le fiere e abbiamo notato che tra noi c’erano più convergenze che divergenze. E stiamo bene insieme».
Ma la finalità del progetto va oltre: «Vogliamo creare un’immagine per promuovere il Nobile. E’ un vino che ha bisogno di una piccola spinta».

La cartina della zona e il posizionamento delle sei cantine
Da qui la decisione: «Vogliamo portare avanti la parola
Nobile. Una parola semplice, diretta, immediata e identitaria. Vogliamo anche evitare che si generi confusione, come avvenuto in questi anni, con il
Montepulciano d’Abruzzo, che crea problemi soprattutto con gli stranieri. Vogliamo riportare l’immagine del Nobile alla sua connotazione naturale, superando il pregiudizio che si è creato in questi anni». Tanto che sulle etichette
Nobile viene anche scritto più in grande rispetto alle altre parole della denominazione.
«Il filo conduttore deve essere il Sangiovese – ha sottolineato Albiera Antinori – Noi produttori ci siamo confrontati molto su questo aspetto e per questo abbiamo deciso di promuovere questi sei vini che fossero tutti 100% Sangiovese». Per la precisione, Sangiovese Prugnolo Gentile, come viene chiamato nella zona.
L’idea è quindi di realizzare una collezione di vini che seguissero la filosofia di questa
Alliance Vinum: «Ma non sono certo vini tutti uguali – ha sottolineato
Luca De Ferrari, cantina
Boscarelli – Bisogna pensare che il nostro territorio è suddiviso in varie zone, con terreni e microclimi differenti. Che ogni produttore interpreta e valorizza in maniera differente». «Per esempio – incalza
Federico Carletti di
Poliziano – noi abbiamo cercato di cambiare tante cose, nella produzione, rimanendo comunque fedeli alla produzione».
Un altro fattore che accomuna i sei produttori è l’attenzione all’ambiente: «Siamo tutte aziende impegnate nella massima ricerca della sostenibilità – sottolinea Caterina Dei – Il nostro obiettivo è quello di riportare il Nobile sulla mappa dei vini importanti d’Italia, come era nel passato».

Le bottiglie che fanno parte del progetto Alliance Vinum
L’
Alliance non si vuole fermare qui. «Sarebbe bello – chiosa
Michele Manelli di
Salcheto - che all’interno del nostro gruppo non ci fossero solo sei aziende, ma tutti i produttori del
Vino Nobile di Montepulciano. La porta è aperta». Un invito a lavorare, quindi, non in contrasto con il
Consorzio, ma in piena collaborazione e condivisioni di intenti.
Non ci siamo comunque dimenticati dei vini del progetto Alliance Vinum, tutti dell’annata 2015: l’elegante Poggetto di Sopra di Avignonesi, il complesso Costa Grande di Boscarelli, l’ampio Madonna della Querce di Cantine Dei, l’intenso Maggiarino di La Braccesca, il fresco Le Caggiole di Poliziano e l’avvolgente Vecchie Viti del Salco di Salcheto. Di certo non facciamo una classifica, ma l’Alliance ha in mente una confezione speciale con le sei bottiglie. Ovviamente anche in questo caso l’intesa è stata immediata.