26-04-2016
Pirati o enologi? Entrambe le cose. Andrea Moser di Cantina di Caldaro e Gerhard Sanin di Erste+Neue si sono inventati un'articolata iniziativa per promuovere un vitigno come la Schiava: conosciuto, ma non abbastanza
«Un tesoro, due pirati, una barca, e non c’è un’isola? Ma dai!». Scherzano Andrea Moser e Gerhard Sanin, enologi rispettivamente di Cantina di Caldaro e di Erste+Neue, in un video bilingue (che trovate qui) dove vestono i panni dei Pirati del Kalterersee. Il tesoro c’è ed è il Kalterersee (la doc Lago di Caldaro, se proprio vogliamo dirlo in italiano, con 100% vitigno Schiava), la barca è in realtà un pedalò. E poi…l’isola che non c’è. Perché in effetti sul lago, in Alto Adige, non ci sono isole. Mentre si trovano sulla loro barca, i pirati “pescano” un messaggio in bottiglia, con una mappa e un percorso che li porterà fino a Capri. E’ questa la curiosa idea nata dai due giovani enologi (Andrea ha 33 anni, Gerhard 41) che hanno deciso di portare in giro per l’Italia non tanto il nome delle rispettive cantine di appartenenza, ma il Kalterersee e uno dei suoi migliori vitigni, la Schiava appunto. «Siamo spinti soprattutto dall’amicizia che ci lega – ha raccontato Andrea Moser – Dopo una giornata a lavorare in vigna, praticamente fianco a fianco, ci siamo trovati a “scaricare” i nervi e parlando abbiamo capito che la Schiava era conosciuta, ma non abbastanza. E così è nata questa idea».
Il tandem: simbolo dell'importanza della collaborazione
Un immagine del video che ha per protagonisti i due enologi
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose