26-02-2023
La paella del Señorío e la robata del Waby: sono due indirizzi milanesi di cucina internazionale che ci sono molto piaciuti
Milano ci piace per tanti motivi, e uno di questi è sicuramente l'estrema varietà e vivacità della scena gastronomica: indirizzi di fine dining, trattorie contemporanee, format di nuova concezione e, soprattutto, una grande quantità di locali di cucina internazionale, o "etnica" che dir si voglia, quasi diventati la vera anima del mangiarfuori meneghino. Son così tanti che ci trovi di tutto: indirizzi semplicissimi e altri assai ambiziosi, raffinate sale di design e simil-osterie che puzzano di fritto, la prima insegna di questo tipo a ricevere la stella Michelin e luoghi di cibo finto, e magari pure finta pulizia. Occorre, insomma, valutare bene prima di prenotare, per non incorrere in spiacevoli sorprese.
In questo articolo, dunque, vi segnaliamo due ristoranti freschi, inaugurati lo scorso anno, e dove abbiamo avuto modo di cenare negli ultimi mesi. Entrambi di cucina "internazionale": uno spagnolo, l'altro giapponese. Ci hanno convinto.
SEÑORÍO MILANO
Lo chef Alberto Rodriguez
Huevos rotos, chanquete y jamón ibérico. Le foto dei piatti del Señorío sono di Tanio Liotta
Jamón ibérico 100% pata negra Arturo Sánchez
Entrecôte alla brace di Ávila d.o. con escalibada
Paella di crostacei
WABY
Patron Matteo Zhu
Hotate jalapeño
Toro Karasumiso
Hotate Iberico
Robata di wagyu
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
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Gli chef Ken Takahashi e Tetsuya Yamada ospiti dei fratelli Lebano
La rete metallica che contiene le bottiglie di NON la solita vineria (nelle serate più impegnative, vedrete i gestori arrampicarsi sulla griglia per andare a pescare le etichette più in alto...)