26-02-2023

La Milano internazionale che ci piace: cucine dalla Spagna al Giappone con Señorío e Waby

Andiamo alla scoperta di due indirizzi meneghini convincenti e di recente inaugurazione: il primo serve piatti iberici ad alto tasso di autenticità, il secondo punta su specialità nipponiche. In entrambi, da sottolineare la grande materia prima

La paella del Señorío e la robata del Waby: so

La paella del Señorío e la robata del Waby: sono due indirizzi milanesi di cucina internazionale che ci sono molto piaciuti

Milano ci piace per tanti motivi, e uno di questi è sicuramente l'estrema varietà e vivacità della scena gastronomica: indirizzi di fine dining, trattorie contemporanee, format di nuova concezione e, soprattutto, una grande quantità di locali di cucina internazionale, o "etnica" che dir si voglia, quasi diventati la vera anima del mangiarfuori meneghino. Son così tanti che ci trovi di tutto: indirizzi semplicissimi e altri assai ambiziosi, raffinate sale di design e simil-osterie che puzzano di fritto, la prima insegna di questo tipo a ricevere la stella Michelin e luoghi di cibo finto, e magari pure finta pulizia. Occorre, insomma, valutare bene prima di prenotare, per non incorrere in spiacevoli sorprese.

In questo articolo, dunque, vi segnaliamo due ristoranti freschi, inaugurati lo scorso anno, e dove abbiamo avuto modo di cenare negli ultimi mesi. Entrambi di cucina "internazionale": uno spagnolo, l'altro giapponese. Ci hanno convinto.

 

SEÑORÍO MILANO

Lo chef Alberto Rodriguez

Lo chef Alberto Rodriguez

Capita spesso che nei ristoranti di cucina internazionale si mangi magari anche bene, ci si trovi a proprio agio, ma si capti spiacevolmente una mancanza di autenticità, si abbia insomma la percezione evidente di essere al cospetto di un format "addomesticato", che stringi stringi risulta una versione contraffatta della cucina e dell'atmosfera che dovrebbero essere di riferimento. Señorío ci è piaciuto molto proprio per la sua autenticità. È credibile, sincero a tavola, per quanto un po' appesantito da qualche elemento folkloristico nell'arredo e nell'ambientazione, con le gigantografie che riproducono immagini di toreador e il flamenco come musica di sottofondo (in salette comunque eleganti). Poco male: lo chef Alberto Rodriguez è un professionista solido e di lungo corso, abituato a lavorare in indirizzi di robusta tipicità, come il Botafumeiro di Barcellona.
Huevos rotos, chanquete y jamón ibérico. Le foto dei piatti del Señorío sono di Tanio Liotta

Huevos rotos, chanquete y jamón ibérico. Le foto dei piatti del Señorío sono di Tanio Liotta

Jamón ibérico 100% pata negra Arturo Sánchez

Jamón ibérico 100% pata negra Arturo Sánchez

Entrecôte alla brace di Ávila d.o. con escalibada

Entrecôte alla brace di Ávila d.o. con escalibada

Paella di crostacei

Paella di crostacei

I nostri assaggi sono stati un perfetto estratto di cucina spagnola mainstream (Nord-Sud-Est-Ovest, senza troppe distinzioni), ottimamente proposta e realizzata. A iniziare dal prodotto: s'inizia con un assaggio godurioso di jamón ibérico 100% pata negra Arturo Sánchez, 5 anni di stagionatura, una chicca. Poi Huevos rotos, chanquete y jamón ibérico, ossia uova strapazzate con gianchetti e prosciutto iberico, piatto povero delle mesas spagnole, ingentilito dal condimento mare-terra. Deliziose le carni, come l'Entrecôte alla brace di Ávila d.o. con escalibada, la ciccia maturata un minimo di 60 giorni, poi cotta nel Josper e accompagnata da escalibada catalana (ossia uno stufato di verdure cotte in forno) con olio di Jaen e sale Maldon. In un indirizzo come questo, non può mancare un'offerta di paella: la nostra Paella di crostacei (riso di Sénia d.o. con gamberi, vongole e scamponi) è golosa, si può discutere sulla cottura - a noi piace una resa più croccante - ma è solo questione di gusto. Finale piacevole con Crema catalana con mela caramellata e frutti rossi e Leche frita castellana con crema di torrone alla crema catalana e frutti rossi.
Señorío
via Bramante 13, Milano
tel. +39 02 36599315
senoriomilano.com
sempre aperto a cena, sabato e domenica anche a pranzo
prezzo medio 60 euro

 

 

WABY

Patron Matteo Zhu

Patron Matteo Zhu

Milano è ricca di ristoranti giapponesi, e di ristoranti giapponesi gestiti da cittadini di origine cinese. Alcuni eccellenti, altri scarsini, i più piuttosto convenzionali, con una buona cura degli ospiti e cibo discreto ma non di più. Waby appartiene alla prima categoria: gli eccellenti, insomma. Si trova in via Carlo de Cristoforis 2, una traversa tranquilla di corso Como, ai piedi dei grattacieli di Porta Nuova. Il progetto nasce dall’idea di Matteo Zhu (nato a Biella, classe 1996), giovane figlio di una famiglia originaria - come molte qui in città - dello Zhejiang, dedita in parte all’attività di import-export e in parte a quella della ristorazione. Dopo varie esperienze, ha voluto creare, da imprenditore, un nuovo indirizzo asiatico di stampo internazionale. La struttura è molto elegante e accogliente: legno, pietra, vetri, metalli e tessuti, con la sala principale dominata dal banco sushi sopraelevato e un gioco di luci che inquadra tutti gli spazi. Il progetto è firmato dall'architetto, scenografo e designer Maurizio Lai.

Hotate jalapeño

Hotate jalapeño

Toro Karasumiso

Toro Karasumiso

Hotate Iberico

Hotate Iberico

Robata di wagyu

Robata di wagyu

Ma a noi interessa soprattutto la cucina. In questo Waby viaggia ben alto sopra la media: abbiamo trovato materia prima di ottima qualità (tonno rosso Balfegò, caviale Kaluga Amur, riso giapponese Tamanishiki – una delle varietà più pregiate - prosciutto iberico Pata Negra 5 J...), i giusti contrappunti aromatici, una grazia di fondo, una stratificazione del sapore ben congegnata, nessun eccesso piacione. Dai nostri appunti: fresca e aromatica, davvero stuzzicante l'Hotate jalapeño (un uramaki di tartare di capasanta con tempura croccante, maionese al tartufo, dressing di jalapeño e jalapeño fresco); classico e goloso il Toro Karasumiso (involtino di ventresca di tonno e gambero rosso di Mazara del Vallo, caviale, dressing di karashi, che è la senape giapponese); suadente e diverso l'Hotate Iberico (millefoglie di capasanta, jamon iberico, jalapeño al coriandolo, salsa di miso yuzu con dressing al coriandolo); ottimi gli uramaki misti (zucchina con king crab; ricciola con tartare di capasanta, shiso disidratato e bottarga di muggine; tartare di scampo di Sicilia, caviale e branzino in salsa ponzu; spicy tuna; spicy salmon); abbiamo terminato con una succosa robata di wagyu accompagnata da lime e tōgarashi, una miscela di spezie giapponese (pepe di Sichuan, peperoncino rosso, zenzero macinato, alga nori, semi di sesamo bianco e nero tostato e buccia d’arancia). Tutto ben fatto, una serata riuscita.
Waby
via Carlo de Cristoforis 2, Milano
tel. +39 02 83412987
wabyrestaurant.it
sempre aperto
prezzo medio: 28 euro a pranzo e 75 euro a cena (vini esclusi)


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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