21-10-2021
Staff al completo del George, ristorante gastronomico dello storico Grand Hotel Parker's di Napoli. Al centro, sesto da sinistra, lo chef Domenico Candela
La forza di Domenico Candela sta nella complessità strutturata di uno stile che - poiché lo chef è ancora giovane, classe 1986 - non solo può vantare un'identità già sviluppata e in generale assai interessante, ma (anzi: forse ancor più) promette ulteriori evoluzioni future. È insomma fertile: siamo all'interno di un percorso fruttifero che dà parecchio fin d'ora e tanto altro può ancora regalare, nel continuo processo di acquisizione di consapevolezza propria dei professionisti intelligenti, determinati e ispirati, quale Candela è appieno, almeno ai nostri occhi.
Il Grand Hotel Parker’s
Il George
Omaggio ad Alain Solivérès, una delle tappe della carriera di Candela: turbante di spaghetti di Gragnano con astice blu bretone finocchio e caviale oscietra
Flavours of freedom, ossia noodles di grano arso, granciporro, acidità di finger lime e salsa al latte di cocco e curry verde thai
Domenico Candela
Un altro dei nostri assaggi al George: Piccione, il petto e la coscia farcita alla brace, indivia belga cotta in succo di calamansi, guanciale e arachidi salate
Qualcosa di fecondo sta sviluppandosi sempre più a Napoli, al George, sesto piano del Parker’s. Val la pena non perderlo di vista.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
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