12-10-2021
Lo staff del Filo, ristorante del Filario Resort sul Lago di Como: da sinistra Alice Segliani, Mansour Tygafinta, Oleg Paseka, Stefano Bergero (capopartita primi), la pastry Viola Feretti, lo stagista Giancarlo Bonanni, il commis Ahmet Nela, Mario Sciancalepore (capopartita antipasti), lo chef Alessandro Parisi, il sous Nicola Grapiglia. Foto Tanio Liotta
Il Filario è una gradevolissima struttura vocata all’ospitalità che sorge dal 2015 a Lezzeno, a pochi minuti da Bellagio, sul Lago di Como, con vista su Villa del Balbianello e l’Isola Comacina e un’esclusiva spiaggia privata. È composto di svariati appartamenti – alcuni dei quali privati - e un hotel vero e proprio: costruzione moderna ispirata alle linee del razionalismo comasco e perfettamente inserita nel paesaggio circostante, dispone di 13 camere e suite, con bella vista sullo specchio d’acqua. Il suo ristorante Filo è stato affidato, già dall’anno successivo all’inaugurazione, a un giovane chef napoletano, Alessandro Parisi.
Il Filario a Lezzeno
La sala
In definitiva, lavorano bene, al Filo. E i risultati infatti arrivano: «Da due anni a questa parte abbiamo consolidato una bellissima clientela anche dalle città vicine, esterni rispetto all’hotel (che chiuderà il 25 ottobre per le ferie autunnali, ndr). Tornano spesso a trovarci». Sempre un buon segno.
E ora i nostri assaggi, le foto sono di Tanio Liotta.
Carpaccio di ricciola, capperi, olive e pomodori
Mozzarella ripiena di gambero rosso di Sicilia, salsa al basilico, pomodoro
Lingua di vitello in doppia cottura, salsa all'aglio nero, maionese allo zafferano e spinacini
Carpaccio di capesante, tartufo nero, emulsione di capesante, prezzemolo croccante, nocciole piemontesi e (troppo) burro nocciola
Piccione e scampi: petto di piccione leggermente affumicato, scampi crudi, bisque di scampi, jus di piccione, germogli, paté di fegatini di piccione (anche in questo caso, un po' troppo, ma il piatto è comunque molto buono)
"Risotto napoletano": risone con astice, polvere di caffè, olio al basilico, emulsione di carapace di astice. Eccellente
Raviolini di anatra, grue di cacao, pompelmo e nasturzio: funziona
Pezzogna (frollata due settimane), emulsione di genovese, jus di pezzogna, cipolla giarratana
Ottima conclusione salata con questo Ceci di Norcia, triglia, calamaro, gambero rosso di Sicilia, polvere di nero e aceto di ceci
Sorbetto di pesche, dadolata di pesche, olio extravergine Emidio Pepe
Caprese Filo: mousse e gelato di latte di bufala, composta di pomodoro e fragole, olio al basilico, pomodorini confit, spugna al pomodoro e crumble al cioccolato
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gabriele Contatore al bancone del Co.Mo Bar&Bistrot, al Mandarin Oriental, Lago di Como. Il bar manager trova la perfetta espressione della sua indole dietro un bancone, cercando di regalare agli ospiti il piacere di gustare un ottimo drink
Alessandro Parisi, lo chef campano al timone della cucina del ristorante Filo al Filario Hotel di Lezzeno, sul Lago di Como. Foto a cura di Letizia Cigliutti
Cipolla alla Wellington, vegetale protagonista in questo piatto classico rivisto da Davide Maci, da meno di un anno chef al Villa Bianca del Villa Lario a Pognana Lario, sul Lago di Como
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale