01-07-2013

La grande notte di Gelinaz

25 tra i migliori cuochi al mondo insieme per
una cena speciale a Gent. Il fotoracconto

Alcuni dei cuochi di Gelinaz! in foto di gruppo co

Alcuni dei cuochi di Gelinaz! in foto di gruppo con le autorità locali fiamminghe prima della cena-performance tenutasi a Gent domenica 30 giugno. Da sinistra si riconoscono Mauro Colagreco del Mirazur di Mentone, Eneko Atxa di Azurmendi vicino a Bilbao, Josean Alija del Nerua-Guggenheim di Bilbao, seminascosto Daniel Patterson del Coi di San Francisco, il sino-americano James Daniel Boiwen di Mission Chinese a San Francisco, seminascosto Fulvio Pierangelini, dietro Inaki Aizpitarte di Chateaubriand a Parigi, in maglietta nera Magnus Nilsson di Faviken in Svezia, alle sue spalle Olly Ceulenaere, chef del Volta di Gent. Occhi semichiusi per Blaine Wetzel del Willows Inn in Usa, e, all'estrema destra, Rodolfo Guzman del Boragò in Cile. Accasciati, la mente di Gelinaz! Andrea Petrini e Virgilio Martinez del Central a Lima in Perù

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre

La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!

Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19

Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre

In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent

"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)

Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente

Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort

Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan

Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll

Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica

Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso

A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni

Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese

Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza

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La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza

Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage

Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido

Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 

Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti

Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija

La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija

Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas

Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali

Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"

Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma

Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori

I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin

Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini

Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 

Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth

Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena

Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 

Mauro Colagreco, instancabile

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile

Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni

Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)

Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti

Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata

Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York

Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling

Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling








Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime

Causa batteria 'morta', non abbiamo le foto dei due (grandi) piatti di chiusura (ma promettiamo di procurcele). Il primo erano piccole e buonissime Conchiglie di pollo dello svedese Magnus Nilsson. Il secondo, Pudding al cioccolato del trio dei flemish foodies Jason Blanckaert, Olly CeulenaereKobe Desramaults: un moelleux au chocolat fatto col sangue di pollo, una tradizione molto resistente in Belgio, che lo prepara al forno col grasso di maiale

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling








Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime








Causa batteria 'morta', non abbiamo le foto dei due (grandi) piatti di chiusura (ma promettiamo di procurcele). Il primo erano piccole e buonissime Conchiglie di pollo dello svedese Magnus Nilsson. Il secondo, Pudding al cioccolato del trio dei flemish foodies Jason Blanckaert, Olly Ceulenaere e Kobe Desramaults: un moelleux au chocolat fatto col sangue di pollo, una tradizione molto resistente in Belgio, che lo prepara al forno col grasso di maiale

Lotta e Per-Anders Jorgesen, le menti dietro alla rivista Fool! ci perdoneranno per l'approssimazione qualitativa delle foto

Probabilmente, curiosando su twitter, vi sarà già capitato di orecchiare la storia: domenica 30 giugno, 25 magnifici cuochi hanno preso un aereo da quattro continenti per spadellare nelle Fiandre in Belgio. Sono usciti boarding card in tasca, gli italiani “Massimo Bottura” (nella fotogallery in fondo scoprirete il senso delle virgolette), Fulvio Pierangelini, Davide Scabin e Agata Felluga, promettente fornello in fuga allo Chateaubriand di Parigi. E poi il franco-basco Inaki Aizpitarte, i baschi Josean Alija ed Eneko Atxa, il sino-americano Danny Bowien, il franco-argentino Mauro Colagreco, il francese Bertrand Grébaut, il cileno Rodolfo Guzman, lo svedese Mikael Jonsson, il russo Anatoly Komm, il danese Kasper Kurdahl, il californiano Daniel Patterson, il danese/macedone René Redzepi, il peruviano Virgilio Martinez, gli svedesi Magnus e Petter Nilsson (che non sono fratelli), l'australiano Ben Shewry, il belga Roger Souvereyns, l'americano Blaine Wetzel. E i padroni di casa fiamminghi Jason Blanckaert, Olly Ceulenaere e Kobe Desramaults.

UN GRATTACIELO DI BONTA'. Davide Scabin, tra i mattatori della serata

UN GRATTACIELO DI BONTA'. Davide Scabin, tra i mattatori della serata

Si fanno chiamare Gelinaz!, col punto esclamativo che dà forza all’accidentalità del meeting, un pop-up che non compariva dal 2007 e che il suo ideatore, il foodtrotter-writer italo-francese Andrea Petrini, ha lavorato duro per volatilizzare di colpo in un bel giorno di sole a Gent, borgo delizioso incasontato tra i canali del Nord. Un evento/performance durato otto ore e mezzo, dalle 19 alle 3.35, in cui i ragazzi sono stati chiamati a recitare variazioni del Timballo di verdure, pollo e piede di porco, il piatto firma dell’ottocentesco Philippe Edouard Cauderlier, un cuoco che sta al Belgio come Escoffier all’alta cucina francese.

TANDEM NORDICO. René Redzepi e Magnus Nilsson (foto Maria Canabal)

TANDEM NORDICO. René Redzepi e Magnus Nilsson (foto Maria Canabal)

«Ventitre interpretazioni del timballo di pollo? Are you on acid?» Si sentiva il brusio prima dell’inizio della girandola. Anche noi avremmo scommesso che al nono-decimo piatto gli aromi del volatile ci sarebbero scappati da ogni foro. Ma tale è stata l’applicazione del libero arbitrio dei cuochi che alla fine il pollo è arrivato nelle forme più incredibili, divertenti e gustose. Anche perché la ricetta originale disponeva di un numero tale di ingredienti «that you can easily play», spiegava Redzepi nel tragitto dall’aeroporto. «Si poteva giocare».

Il senso del gioco, perfetto. Ridevano tutti come bambini: i cuochi nella cucina attigua alla sala, felici di sgattaiolare per una sera dalle quattro mura di casa per ritrovare prima di tutto degli amici. E i commensali di qua, i cui centri nervosi venivano assediati senza tregua, vuoi per le performance body-rock-artistic che separavano un siparietto avicolo dall’altro, vuoi per i fumi dell’alcol che gradualmente salivano, ma soprattutto vuoi per la serrata sequenza di pietanze, ognuna con la sua canzone sparata a stecca dalle casse.

LA NOTTE DEI DURI. Inaki Aizpitarte e Fulvio Pierangelini

LA NOTTE DEI DURI. Inaki Aizpitarte e Fulvio Pierangelini

Tale il senso di brotherhood, che a nessuno è saltato in mente di fare graduatorie. Ma, prima di lasciarvi alle immagini, fateci dire che gli italiani hanno convinto tutti, con Davide Scabin che ha realizzato una pietanza pazzesca, un grattacielo di bontà da scalare fino alla vetta. Così come hanno spedito in deliquio gli astanti la “pelle” di Redzepi, i “viticci” di Blaine Wetzel e il grandissimo Pudding al cioccolato del trio fiammingo. E così avete già inteso quanto larghe fossero le maglie avicole.

E il prossimo pop-up? Comparirà a Lima in Perù lunedì 9 settembre: Gelinaz plays Gaston Acurio.

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre

La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!

Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19

Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre

In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent

"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)

Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








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Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente

Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort

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Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort

Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan

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Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








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Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan

Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll

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Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








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Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








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Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll

Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica

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Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








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Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica

Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








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"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








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Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso

A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni

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La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








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Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni

Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese

Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza

Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage

Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido

Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 

Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti

Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija

La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija

Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas

Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali

Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"

Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma

Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori

I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin

Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini

Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 

Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth

Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena

Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 

Mauro Colagreco, instancabile

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile

Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni

Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)

Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti

Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata

Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York

Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling

Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime

Galleria fotografica






Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling








Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime

Causa batteria 'morta', non abbiamo le foto dei due (grandi) piatti di chiusura (ma promettiamo di procurcele). Il primo erano piccole e buonissime Conchiglie di pollo dello svedese Magnus Nilsson. Il secondo, Pudding al cioccolato del trio dei flemish foodies Jason Blanckaert, Olly CeulenaereKobe Desramaults: un moelleux au chocolat fatto col sangue di pollo, una tradizione molto resistente in Belgio, che lo prepara al forno col grasso di maiale

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Con 250mila abitanti, Gent (o Gand) è la terza città del Belgio. Con i suoi canali e la vita rilassata, si contende con Bruges il ruolo di centro più bello delle Fiandre








La domenica era cominciata al Flemish Food Fest, una sagra in cui tutti grigliavano qualsiasi cosa. In foto, lo chef's table con molti dei protagonisti cuochi che poi la sera avrebbero animato la cena di Gelinaz!








Colagreco, Redzepi, e il van con la cucina. La location è rimasta segreta ai commensali fino al via alle danze, fissato alle ore 19








Le due grandi tavolate allestite all'Icc di Gent. Tre i turni: portate 1-8, 9-16, 17-24. A noi la fortuna di sciropparceli tutti e tre








In cucina, iniziano i lavori di smembramento dei polli di Gent








"Nemmeno io so cosa succederà stasera. E mi raccomando: è una performance, non una cena", apre i giochi Andrea Petrini, fondatore e curatore dell'evento che prende il nome dal cuoco Fulvio Pieran-gelinaz e dai Gorillaz, la formazione occasionale che Damon Albarn dei Blur vara quando gli pare e piace a lui. Il mezzo busto nero sotto alla Madonna è quello di Philippe Édouard Cauderlier (Anversa, 1812-1887)








Si parte con la citazione kubrickiana di Eyes Wide Shot... Ogni piatto è una canzone. E ognuno dei tre atti è scandito da esibizioni artistiche a vario titolo. In sala i maschi delle coppie fanno finta di niente








Primo piatto della serata Gelinaz, il Timballo di pollo in caldo-freddo di Philippe Edouard Cauderlier, la ricetta originale del 1861. L'onore all'Icc di Gent è spettato a Roger Souvereyns dello Scholteshof di Stevoort








Il Royal chicken kir di Inaki Aizpitarte, utilizza tutti gli ingredienti della ricetta originale. Il vino è diluito nel brodo di pollo. Il piatto arriva con il rap militante dei Wu Tang Clan








Anataoly Komm di Varvary a Mosca, ci fa assaggiare dietro le quinte il suo Maki Roll








Il Maki roll di Komm: pollo e verdure chiuse da una foglia di barbaietola. La salsa è di noci, tradizionale caucasica








Il timballo di loto di Agata Felluga, sous chef italiana di Chateaubriand a Parigi, già a lezione all'Astrance di Pascal Barbot. Il piatto prende le mosse da una ricetta di riso sticky giapponese cotto nella foglia di loto. Qui invece c'è il pollo di Cauderlier, assieme a miso, sciroppo di tamarindo, grasso di maiale, salsa di soia. Un piatto molto complesso








A sinistra, Agata Felluga, romana adottata dalla Ville Lumiére, 28 anni








Il Pane di pollo di Petter Nilsson della Gazzetta di Parigi. E' fatto con tutti i cereali di cui un volatile si nutre in vita: mais, farro, orzo, segale e frumento. La foto del sacchetto ritrae il pargolo del cuoco danese








Massimo Bottura non c'è a Gent ma, colpo di teatro, al suo posto compare il fratello Paolo, qui a sinistra con Alberto Buratti, capo-pasticcere della Francescana. Il cuoco modenese spiega in un video il perché della sua assenza: "A Modena la squadra è così rodata che può venire a cucinare anche mio fratello, che di mestiere vende automobili", scherza








Non troviamo nemmeno il pollo (in carne e ossa) nel piatto di Bottura: si chiama Chicken, chicken, where are you? E' la rivisitazione di una classica insalata di pollo, con brodo di pollo arrosto sotto e una gelatina cotechino e agar-agar con microcubetti di piselli, carote, patate, peperoni rossi e gialli, cipolle, pomodori... in sottofondo, colpisce "What about the noise?" di John Cage








Viticci di pisello con aspic di pollo e menta di Blaine Wetzel, ex allievo di Redzepi, ora tornato a casa a Lummi Island, un paradiso in culo ai lupi nello stato di Washington. I viticci sono grigliati. Un grande piatto, in super-equilibrio tra fumo, balsamico e acido








Chia e pollo con latte di tigre, barbabietole e foglie di coca, ovvero "Il pollo di Gent che vuole conoscere il Sudamerica", un viaggio mentale dal Pacifico alle Ande all'Amazonia condotti per mano dal peruviano Virgilio Martinez, 








Virgilio Martinez qui al lavoro con Alberto Buratti








Fegato di pollo, scalogno al dragoncello, barbabietola e brodo di cavolfiore tostato del basco Josean Alija








La giornalista franco-spagnola Maria Canabal e Josean Martinez Alija








Il Poulet-mayo di Bertrand Grébaut del ristorante Septime di Parigi, un'entrée fredda con tutti gli elementi della ricetta originale. Sotto incalza l'r 'n' b di "Do the funky chicken" di Rufus Thomas








Reneè Redzepi non ha dubbi su quale sia la parte più buona del pollo: la pelle. Come lui, si scoprirà, la pensa la metà dei commensali








Redzepi, a sinistra, spiega la sua passione per il pollo, scoperto da bambino in Macedonia. "Il piatto ho dovuto prepararlo da casa perché è fucking complicato da fare"








Eccolo: non è proprio pelle di pollo ma la "pelle" di un brodo ottenuto con tutti gli ingredienti della ricetta di Cauderlier, privato della schiuma. Un singolo morso fantastico, uno dei tanti intermezzi che compongono la prima parte di un pasto al Noma








Sbirciamo nell'iPad della vicina di tavolo Emilia Terragni, italiana che lavora per la casa editrice Phaidon di Londra, e vediamo un'anteprima succosa: il triplice formato del prossimo libro di Renè Redzepi, in uscita a novembre. E' una sorta di diario, anche intimo, in cui spiega anche quanto sia difficile gestire i riflettori








I monumentali "grattacieli" di Sei gradi di separazione, la fantastica trovata di Davide Scabin








Nel piatto di Scabin ci sono i 6 ingredienti della ricetta originale, ma cucinati separatamente, 6 "morsi" composti da: 1. gelatina al porto con carota, pisello e gelatina di pisello 2. palle del pollo a mousse con all'interno patè di fegatini e due pop corn per tenerli fermi 3. una gelatina di porchetta con aceto al dragoncello 4. roll di cetriolo con fagiolini e gelatina di salsa di soia 5. gelatina di piedini e lingua di maiale. E il sesto? Sorry, non pervenuto. A sinistra troviamo una leggera chicken royale servita in coppa Martini








Il trio del Combal.Zero di Rivoli. In sottofondo, la scelta è caduta sul Bolero distonico di Frank Zappa. 








Not a chicken, di fatto un ostrica con frumento spaccato con una piccante tabbouleh di piedi di maiale. Piatto da urlo di Daniel Patterson del Coi di San Francisco. In sottofondo, "Cool Thing", progressive dei Sonic Youth








Il Te al pollo di Eneko Atxa. Cotto per infusione nelle presse del caffè, include il pollo tagliato a pezzi, carote, cipolle, cavolfiori, fagiolini verdi, carote baby e fiori edibili tipo verbena








Il basco Eneko Atxa e il collega cileno Rodolfo Guzman, autore a sua volta di Un maiale che voleva essere un pollo, tributo a Massimo Bottura. Un Disshert perché a metà tra i toni dolci di un dessert e quelli grigliati di un secondo piatto 








Mauro Colagreco, instancabile








Il suo piatto si chiama Il pollo che perse la testa e nasce da una riflessione: perché ai bimbi di oggi il pollo è sempre servito senza testa nè zampe?". Ho deciso di utilizzarli, così i ragazzi di oggi conoscono i polli nella loro interezza, polli vivi e liberi di correre. Un impulso ai più piccoli a interrogarsi sull'origine dei nostri alimenti. Colagreco diventerà padre a giorni








Il piatto di Colagreco (perdonate la luce, che scarseggia progressivamente come la lucidità dell'autore del pezzo, giunto alla settima ora della cena...)








Meno male che ci pensano i body performer tra un turno e l'altro a tenerci desti








Il pollo da dove vengo io non è molto buono, scherza l'australiano Ben Shewry col nome del suo piatto: "A essere onesti", spiegherà l'aussie, "io odio cucinare il pollo ma me lo chiedono sempre perché il mio paese è il secondo maggiore consumatore al mondo dopo il Brasile". Nel piatto, olio di fagiolini e salsa di pollo disidratata








Danny Bowien, simpatico e stravagante chef cino-americano di Mission Street Chinese, sempre più popolare su entrambe le coast americane: ha aperto a San Francisco e a New York








Per Bowien, un Poulard en vessie alla cinese con brodo, gelée, mousseline e dumpling








Al pre-dessert arriva il momento di Fulvio Pierangelini, e del suo Sot-qui-basse, ravioli che avrebbero dovuto essere impilati a mo' di timballo ma che poi sono stati distribuiti orizzontali. Il pubblico mormora stupore perché la pasta fresca arriva quasi in fondo con gelato, carote novelle, cioccolato, sedano, arance, limoni e porto. Un dolce-salato strappa-lacrime








Causa batteria 'morta', non abbiamo le foto dei due (grandi) piatti di chiusura (ma promettiamo di procurcele). Il primo erano piccole e buonissime Conchiglie di pollo dello svedese Magnus Nilsson. Il secondo, Pudding al cioccolato del trio dei flemish foodies Jason Blanckaert, Olly Ceulenaere e Kobe Desramaults: un moelleux au chocolat fatto col sangue di pollo, una tradizione molto resistente in Belgio, che lo prepara al forno col grasso di maiale

Lotta e Per-Anders Jorgesen, le menti dietro alla rivista Fool! ci perdoneranno per l'approssimazione qualitativa delle foto


Zanattamente buono

Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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