28-01-2021
Karime Lopez, messicana della regione di Querétaro, classe 1982. Dal 9 gennaio 2018, è chef del ristorante Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze, una stella Michelin. Ha lavorato alla progettazione delle cucine di Gucci Osteria a Los Angeles (inaugurata un anno fa) e Gucci Osteria a Tokyo (probabile apertura ad aprile/maggio 2021)
«Quando abbiamo aperto, l’idea era fare un bistrot. Ma, avendo esperienze di ristoranti fine dining, mi sono imposta subito con quella linea. Nessuno ha avuto nulla da obiettare e allora sono andata avanti». Corre veloce Karime Lopez dal Querétaro. Così rapida che la prima stella Michelin di Gucci Osteria da Massimo Bottura è arrivata a neanche due anni dall’apertura, a fine 2019, prima cuoca messicana di sempre ad averla, si è detto. E nello stesso arco di tempo ha imparato a esprimersi in un italiano molto efficace. Ma la forma di espressione migliore è quella che lascia ai piatti. L’ultimo menu di piazza della Signoria colpisce per la leggerezza solo apparente dei concepimenti, perché dietro c’è una colonna molto robusta a sostenerli. Lopez l’ha sviluppata alla corte di Santi Santamaria, maestro della cucina di tradizione di Spagna: è vero, Karime ha lavorato per insegne d’avanguardia di valore mondiale come Mugaritz, Pujol e Ryugin, «ma i risultati che mi danno più soddisfazione sono una salsa o una cottura perfetta. E queste ho imparato a prepararle al Can Faber». Classicità e contemporaneità, rigore ed eterodossia, non a caso gli ossimori che regnano pure all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ultimo e decisivo pigmalione di Lopez. L’abbiamo incontrata. Come si compone la vostra brigata di cucina? Di ragazzi dai passaporti diversissimi. In questo momento c’è Marco dal Venezuela, la pasticciera Paula da Valencia, Bruno di origini boliviane, messicani, italiani, giapponesi… Ho cominciato parlando inglese. Nel tempo ho imparato l’italiano dai vostri cuochi. Quando sbaglio, non hanno pietà. Di contro, loro hanno imparato velocemente a parlare in spagnolo…
La sala di Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze. Il restaurant manager è Damiano Barbato, giovanissimo come tutta la squadra di sala
Tostada di mais viola, piatto simbolo di Karime Lopez: palamita marinata con tostada di mais viola
In fondo al mare: ditalini con verdure croccanti a rondelle su demi-glace di seppia, allungata con brodo vegetale. Favoloso
Tortellini con crema di Parmigiano Reggiano
Razza, taccole e radici arrosto
Il Canto della Quaglia: quaglia ripiena di salsiccia e cervello di vitello, chiusa e cotta sottovuoto e poi passata velocemente in pentola con olio
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.