27-11-2018
Luca Sacchi e Carlo Cracco, le due anime della cucina del progetto Cracco in Galleria, aperto in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, il 21 febbraio scorso (foto Zanatta)
Sono passati poco più di 9 mesi dal 21 febbraio 2018, il giorno dell’apertura. Quaranta settimane, la gestazione che occorre per vedere la luce. Il tempo minimo, per noi, per cominciare a riferire di un’insegna ambiziosa, inserita in un complesso da 1.118 metri quadrati, spalmati su 5 livelli. La musica tenue, la solerte discrezione dei camerieri guidati da Alessandro Troccoli, direttore della sala, gli scintillii dorati fuori dalle finestre: da Cracco in Galleria si sta da pascià prima di tutto per la bellezza del posto. «Pur presi da mille cose, abbiamo modo di accorgercene anche noi, ogni giorno», sospira Luca Sacchi. È proprio con l’aiuto del giovane cuoco di Abbiategrasso, spalla sempre più portante al fianco di Carlo Cracco, che abbiamo passato ai raggi x tutti i piatti di un pasto molto piacevole.
La vista sulla Galleria Vittorio Emanuele II
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.