Marcus Eaves
“Dolce pasta”di Roberto Petza
Dall'Italia Villamagna, la rinascita dei vini d’Abruzzo riparte da qui
La Panna cotta Matisse di Enrico Crippa, chef del Piazza Duomo di Alba (Cuneo). Foto tratta dal libro "100% Alba, Ceretto/Crippa" (Mondadori/Electa)
La panna cotta è un dessert in grado di stravolgere in positivo e in negativo le sorti di un’esperienza culinaria. Cremosa o soda, bianca come la neve o dai toni caldi, viscosa o vellutata, con la frutta o il cioccolato. Che si tratti dell’evoluzione del bianco mangiare siciliano o del guizzo geniale di un casaro, quando si parla di lei si pensa soprattutto al Piemonte. Ad Alba, tra le sfumature color mattone di piazza Risorgimento, emerge l’insolito ingresso color fucsia con targhetta dorata: Piazza Duomo, il piccolo ristorante color confetto conosciuto a livello globale, da qualche giorno al 29° posto della World’s 50 Best. Nel ristorante della famiglia Ceretto non si entra per mangiare, ma per iniziare un viaggio. L’estro di Enrico Crippa si mostra nei piatti che escono dalla cucina a ritmo scandito, preceduti da un’evidente inclinazione nipponica orientata all’essenzialità e all’eleganza. Gli antipasti prendono vita sul tavolo come scacchiere mentre i piatti principali animano l’atmosfera, come un carosello. Sul finale, l’ambita nota dolce del pasto, l’unico piatto che giunge al tavolo in solitaria: la Panna cotta Matisse, connubio perfetto tra passato e futuro.
Dalla panna cotta Matisse, è nato anche l'uovo di Pasqua
Enrico Crippa con la compagna e il maître Vincenzo Donatiello all'ultima edizione della World's 50Best
Piemontese/Milanese in trasferta per l'Italia. Partita dalle letture dei ricettari di "Nonna Papera", si è laureata in Scienze Gastronomiche e ha ottenuto un master in Comunicazione e Critica. Dedica tempo e lavoro alla ricerca del bello, del buono e del nuovo. Non rinuncia allo sport e non si annoia mai a fare la valigia, possibilmente con il suo amico a quattro zampe
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola