28-02-2019
Cervello di agnello con ciliegie fermentate in infuso di ciliegie, peperoncino e neve di cocco, l'originale dessert firmato Enrico Mazzaroni
C'era rimasto qualcosa nel taccuino, su Enrico Mazzaroni. Una suggestione forte che era condivisa con lo stesso chef. "Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato?", gli era stato chiesto. E lui: «Il dolce con il cervello di agnello». Aveva colpito anche noi.
Scrivevamo, al termine dell'ultima edizione di Meet in Cucina Marche, la kermesse organizzata da Massimo Di Cintio (leggi Le cose che ci sono piaciute di più a Meet in Cucina Marche):
La commozione sul palco è la prova di una ferita che non si è ancora rimarginata, anzi rimane profonda quanto le crepe che infestano il suo vecchio ristorante, Il Tiglio a Montemonaco, pieno cuore dei Sibillini, chiuso da due anni perché il terremoto è stato devastante e l'edificio dichiarato inagibile, «servono troppi soldi per la ristrutturazione». Enrico Mazzaroni per ripartire è dovuto scendere dunque al mare, «un incontro bellissimo, ma del quale avrei fatto anche a meno». E viene spontaneo paragonare questo suo percorso - che ha portato all'apertura del Tiglio In Vita, a Porto Recanati, nel giugno dello scorso anno - a quello della transumanza: «C'è quella fisica e quella mentale. Mi sono approcciato alla materia prima da una prospettiva diversa. E ho iniziato a lavorare il pesce».
Enrico Mazzaroni prepara il casciottu con zia Gina, a Meet in Cucina Marche
La cucina è amore, sentimento, che si trasfondono nel gesto, dice Mazzaroni; s'è portato sul palco zia Gina proprio per mostrare il gesto necessario per preparare il casciottu, una specie di cagliata che veniva "rubata" durante la lavorazione del latte per realizzare il formaggio, «dalle nostre parti vendere il cacio significava sopravvivere; dunque rubare un poco di casciottu era gesto d'amore». Il "furto" avviene prima della salatura: così lo chef serve alla platea di Meet in Cucina questo casciottu apportandogli sapidità con gel d'acqua di mare (addensato con un batterio, lo Pseudomonas elodea, che consente la lavorazione anche a 70°) e caviale, insomma povertà e ricchezza insieme. Poi propone anche un dolce a base di cervella d'agnello: piatto troppo interessante, ne riparleremo a parte.
Enrico Mazzaroni
È insomma giunto davvero il momento di parlarne, di questo Cervello di agnello con ciliegie fermentate in infuso di ciliegie, peperoncino e neve di cocco. Dolce bello da vedere ma così insolito, che genera spesso ritrosia. «Ma da noi il cervello è sempre stato un piatto tradizionale: con le erbe, con lo strutto, al forno... Mangiavamo anche gli occhi dell'agnello, eccezionali. Ma è sempre stato il cervello la parte più appetita», spiega lo chef.
Foto ricordo a inizio gennaio 2019 al Tiglio in Vita a Porto Recanati. Da sinistra: Nicola Coccia, Gian Luigi Silvestri, Enrico Mazzaroni e Massimiliano Santini. Con la riapertura de Il Tiglio a Montemonaco, Coccia si è trasferito là per dirigere i lavori della sala
Invece, ecco il racconto della ricetta lato pasticceria: il cervello di agnello viene cotto nel siero del suo latte per alcuni minuti, «5 o poco più, così si rapprende», quindi tagliato in quattro, cosparso di zucchero bianco e di canna e messo a caramellare in padella, «questo gli conferisce una croccantezza esterna e una bella consistenza interna, come fosse una mousse».
Cervello di agnello con ciliegie fermentate in infuso di ciliegie, peperoncino e neve di cocco
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Enrico Mazzaroni, chef-patron del ristorante Il Tiglio a Montemonaco (Ascoli Piceno)
La brigata di sala e cucina del ristorante Il Tiglio in località Isola di San Biagio a Montemonaco, provincia di Ascoli Piceno, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da sinistra Matteo Sanzi, Francesca Fraticelli, Matteo Presutti, Loris Careddu, Lai Sibide, Enrico Mazzaroni e Lorenzo Leonetti. Necessariamente sulle quattro zampe è Eloise. Foto di Tanio Liotta
Enrico Mazzaroni ha passato questi mesi di emergenza Coronavirus nella "sua" Montemonaco. E non si dà per vinto, anzi...