25-05-2014
Anche in Nuova Zelanda si è sviluppato il fenomeno dei mercati dei produttori: non offrono soltanto l'opportunità di acquistare prodotti alternativi alla grande distribuzione, ma sono anche luoghi di aggregazione e di condivisione di conoscenze sull'agricoltura, che possono poi essere messe in pratica dai singoli consumatori
Quando ero a Londra andavo regolarmente ai Borough Market ogni fine settimana; andavo a ritrovare un’aria più familiare di quella che respiravo normalmente nella metropoli, un posto dove potevo riconoscere le espressioni, i colori e le emozioni che altrimenti mi sembravano essere scomparse nelle cose di tutti i giorni, li riconoscevo attraverso il cibo e il vino. Poi ho iniziato anche a lavorarci per un periodo, girando a giorni alterni anche Broadway Market, Sloane Square Market e Barnes Market, zone diverse della città, diverse fasce della popolazione, diversi prodotti e diversi produttori.
L'ingresso del mercato di Otago, dove ogni settimana un centinaio di produttori portano i frutti del proprio lavoro
Il mercato di Hawke's Bay offre spazio ai buskers della regione, a cui viene affidato il compito di intrattenere gli avventori
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1975, lombarda, laureata in Scienze della Comunicazione, vive in Nuova Zelanda, dove lavora come ricercatrice nell'ambito sociologico e delle politiche globali alimentari