25-10-2024

Oggi è il World Pasta Day, la festa di un genere intramontabile

Nel 2023, il mondo ha consumato 14 milioni di tonnellate di formati lunghi e corti. E il futuro? E' sempre più light, come quella carbonara di Gennaro Esposito...

Oggi, venerdì 25 ottobre, si celebra la ventiseiesima edizione del World Pasta Day , un evento irrinunciabile, a cadenza annuale, curato da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation. L’appuntamento si celebra virtualmente in tutto il mondo, ma quest’anno ha anche un centro fisico, Philadelphia, in passato città strategica nei traffici alimentari tra i due lati dell’Atlantico: «La giornata è tornata a essere una conferenza itinerante nel mondo», precisa Riccardo Felicetti, past president dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food e delegato italiano a Philly «e quest’anno è a cura dell’associazione di produttori di pasta americani».

Un buon momento per assestare un’ulteriore spallata all’agonizzante carbofobia degli ultimi anni: «Come ogni moda non sostenuta dai fatti, l’avversione verso la pasta sta perdendo sempre più smalto», aggiunge Felicetti, «la mangiamo come e più di prima, e mettiamo sempre più al centro la sua natura fondamentalmente conviviale ma anche quella salutare. Siamo sempre più attenti anche ai condimenti che utilizziamo, in termini di pesantezza e grassezza. Caratteristiche che la dipingono ancora una volta come alimento del presente e del futuro».

Che sia quello del presente è confermato da dati incontrovertibili: come ogni anno, in coincidenza del World Pasta Day, vengono commissionati studi che danno conto del pasta boom, un fenomeno in ascesa in termini di consumi, un trend che non conosce sosta. In generale, nel 2023, il mondo ha consumato 14 milioni di tonnellate di pasta, più di sempre. Noi siamo i maggiori produttori (poco meno di 4 milioni) e consumatori (23 chili pro-capite all’anno) e il 56% della nostra produzione, più della metà, è consumato all’estero.

AMBASSADOR. Gennaro Esposito

AMBASSADOR. Gennaro Esposito

Il dossier di quest’anno è stato composto da Touring Club Italia, titola “Pasta Journey, il Grand Tour della pasta” e si può leggere nei dettagli su www.welovepasta.it. Il focus è sulle paste preferite dei 40 milioni di turisti che ogni anno sbarcano in Italia, un sondaggio condotto interpellando 100 ristoratori attivi nelle città più turistiche del paese. Riepiloghiamo qui due dati che ci appaiono significativi: 1. Pasta lunga o corta? Gli stranieri la preferiscono lunga nel 46% dei casi, solo il 17% preferisce quella corta (il 38% non si esprime). 2. I dieci piatti più popolari? Nell’ordine, Spaghetti alla Carbonara (7,8, il voto medio in decimi), Lasagne alla bolognese (7), Pasta al pomodoro (6,9), Spaghetti alle vongole (6,8), Bucatini all’amatriciana (6,7), Spaghetti cacio e pepe (5,3), Tortellini in brodo (4,3), Pasta alla norma (3,8), Trofie al pesto (3,4) e Orecchiette con cime di rapa (2,9).

Cifre e dati che sono un ottimo viatico per sostenere l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay che oggi impazerà tra eventi, maratone social e celebrazioni di ogni ordine e grado, un simbolo l’anno scorso replicato per ben 60mila volte. Per esempio, dalle 11 alle 13, sul canale X (ex Twitter) @welovepasta_it ci sarà un live dedicato alla giornata, con tante curiosità e notizie sulle nuove tendenze.

LIGHT. La Carbonara di Esposito

LIGHT. La Carbonara di Esposito

In Italia il World Pasta 2024 è stato annunciato da una conferenza che si è tenuta a Milano nei giorni scorsi. Al di là di tutta l'interessante messe di dati che l’appuntamento ha portato con sé, la giornata sarà ricordata anche per la magnifica Carbonara cucinata da Gennaro Esposito, chef del ristorante La Torre del Saracino di Vico Equense (Napoli), in questo caso chef ambassador di Unione Italiana Food.

«Delicata ed elegante», ha spiegato ancora Riccardo Felicetti, «la Carbonara di Gennarino è il perfetto esempio di pasta del futuro: ha ridotto la tradizionale sapidità della ricetta, riducendo il grasso di rosolatura del guanciale, senza penalizzare il gusto, sempre molto ricco ma ben più light. Penso che il ruolo dei cuochi che verranno dovrebbe essere proprio questo: tracciare correnti di pensiero in piena libertà, diffondendo un nuovo significato di leggerezza che non vanifica la piacevolezza, anzi». Un buon viatico per la festa di oggi.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Identità Golose

di

Identità Golose