31-05-2018
Sanjay Thakur ha occhi brillanti di curiosità incorniciati nel viso dal colorito olivastro reso ancora più interessante dal contrasto con la giacca bianca Bragard indossata con orgoglio. «È quella della mia prima partecipazione al Bocuse d’Or nel 2014», dice lo chef indiano che ha, poi, bissato nel 2016. Nel 2015, invece, Thakur è stato tra i finalisti di Africa e Medio Oriente del S. Pellegrino Young Chef. Messi da parte i concorsi internazionali, Thakur ha deciso, però, di puntare più in alto. Non solo metaforicamente. Aprirà, infatti, un ristorante pop-up al campo base dell’Everest, a oltre 5.000 metri di quota, per organizzare un pranzo gourmet candidato a entrare nel Guinness dei Primati.
Sanjay Thakur al Bocuse d'Or 2016
Alla partenza della spedizione
Sanjay Thakur, a sinistra, con Sunny Menon (fondatore di una società di import-export tra Italia e India) e lo chef Pietro D'Agostino, de La Capinera di Taormina. I tre sono stati ritratti dieci giorni fa a Cibo Nostrum
Lo chef in quota, già nei giorni scorsi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile