18-07-2022
C'è caldo, tanto che gli organizzatori hanno deciso di chiudere un occhio, il dress code sarà più rilassato rispetto al solito. L'appuntamento che - comunque la pensiate - è il più atteso dell'anno dal mondo dell'alta cucina è tra qualche ora all'Old Billingsgate, oggi un luogo di ospitalità ed eventi nella City (costruito nel 1875, ristrutturato ai tempi nostri dall'archistar Richard Rogers per ricavarne uffici, insomma è alla sua terza vita) che originariamente era il più grande mercato di pesce del mondo, nel XIX secolo. Particolare non da poco: è dotato di aria condizionata, lo precisano le note ufficiali. Siamo a Londra, non a Mosca come era stato previsto un anno fa: gli accadimenti della cronaca e della storia hanno bussato alla porta, consigliando così un repentino cambio di sede per la cerimonia dei World's 50 Best Restaurants 2022, ventesima edizione.
Saranno le ore 18,30, scandite in base al meridiano di Greenwich dunque le 19,30 italiane, quando si apriranno le porte dell'edificio vittoriano; il programma prevede l'inizio dei giochi verso le 20 (le nostre 21), per un paio d'ore col fiato sospeso. A presentare la serata, Stanley Tucci.
Tanta l'attesa, come sempre, anche se qualcosa si sa, altro si intuisce.
Festeggiamenti al termine della scorsa edizioni dei 50Best, nel 2021, ad Anversa
A proposito di premi, verranno assegnati numerosi altri riconoscimenti prestigiosi: il Gin Mare Art of Hospitality Award ai campioni dell'ospitalità, il premio per il miglior pasticcere del mondo (sponsorizzato da Sosa), il Beronia World's Best Sommelier Award (una novità di quest'anno, celebra l'arte della sommellerie), il Villa Massa highest climber award per il ristorante che scala più posizioni in classifica, l'Estrella Damm Chefs' Choice Award per l'indirizzo più votato dagli chef, e il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award che applaude alle insegne green.
Tutto bello, ma di certo la maggiore attenzione non è lì. Bensì alla lista dei 50 ristoranti top al mondo, un gioco che muove importanti capitali e coinvolge l'intero settore.
Per provare a capire cosa accadrà conviene analizzare quanto ormai noto. Nei giorni scorsi è stata rilasciata la "classifica di consolazione", ossia la lista dei locali che si sono collocati tra il 51° e 100° posto, leggila qui. Per noi italiani, indicazioni in chiaroscuro, più chiaro che scuro: spariscono infatti i due indirizzi che proprio in questa fascia si erano collocati lo scorso anno, ossia l'Uliassi di Mauro Uliassi a Senigallia, già 52°, e il St. Hubertus di Norbert Niederkofler in Val Badia, che era due posizioni più sotto. Un tracollo di consensi o semplicemente sono saliti tra i "veri" 50Best? Tutti scommettono sulla seconda ipotesi, abbiamo intercettato la presenza di Norbert qui a Londra ed è un ottimo segno.
Difficile però ipotizzare che qualcuno di questi riesca addirittura a salire sul podio. Favoritissimo della vigilia è invece il Geranium di Copenhagen, peraltro con una forte anima italiana come vi abbiamo raccontato qui: Gli 11 italiani del Geranium, che vuole diventare il n.1. La prova del nuovo menu. Se così fosse, la primazia del 50Best si sposterebbe di soli 4 chilometri o poco più: la distanza che intercorre tra il presunto nuovo primo classificato, in Per Henrik Lings Allé 4, e il campione uscente, il Noma di René Redzepi. Sarebbe dominio danese per la sesta volta in 20 edizioni (5 del Noma, una appunto, forse, del Geranium): solo la Spagna ha fatto altrettanto, sei primi posti (4 de elBulli, 2 del Celler de Can Roca), tre sono quelli statunitensi (2 volte il French Laundry all'inizio degli anni Duemila, una l'Eleven Madison Park), 2 per l'Italia (sempre Osteria Francescana), uno a testa per Gran Bretagna e Francia (The Fat Duck e Mirazur).
È possibile assistere alla diretta streaming della cerimonia su Fine Dining Lovers, grazie a S.Pellegrino e Acqua Panna: basta collegarsi qui.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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Il trio di chef di Disfrutar (Barcellona) sul palco del Wynn di Las Vegas. E' il miglior ristorante del mondo per i giurati della World's 50Best 2024